28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Calcio - Serie A

Milan: Montella sa come far male alla Juventus

Idee chiare per mister Montella alla vigilia del match quasi proibitivo in casa dei pentacampioni d’Italia: «L'importante è giocare senza timori o non avremmo speranze». Resta da sciogliere anche un dubbio di formazione per il ruolo di terzino sinistro e sull’utilizzo di Suso. Confermato invece Bertolacci al posto di Kucka.

L'allenatore rossonero Vincenzo Montella
L'allenatore rossonero Vincenzo Montella Foto: ANSA

MILANO - «La Juventus è quasi imbattibile in casa. Dobbiamo cercare di fare la nostra partita per tornare a casa con i tre punti». Una frase semplice, quasi banale nella sua scontatezza, eppure la sottolineatura su quel «quasi» cambia completamente gli orizzonti e gli scenari per il Milan. Da una parte c’è la grande soddisfazione per quanto fatto finora, malgrado le vicende societarie che hanno contribuito non poco ad ingarbugliare le cose dalle parti di Milanello, dall’altra la consapevolezza che malgrado di fronte ci sia la Juve delle 30 vittorie consecutive in casa, fare risultato allo Stadium potrebbe rappresentare un viatico indispensabile per tentare la scalata alla classifica e conquistare un posto in Europa l’anno prossimo. 

Niente timori

«Siamo nel momento chiave della stagione - le parole di mister Montella nella conferenza stampa di presentazione della partita - e quindi pronti a giocarcela al nostro meglio indipendentemente dall’avversario che ci troviamo di fronte. Anche perchè se è vero che prima c’era un pizzico di insicurezza o sfiducia, ora i ragazzi sono molto più convinti e consapevoli». Il problema è che dall’altra parte c’è la squadra pentacampione d’Italia, praticamente imbattibile in casa: «La Juve è una squadra fortissima che interpreta bene le situazioni all'interno della partita, che sa vincere in ogni circostanza e contro qualsiasi avversario ma che si può battere. L'importante è giocare senza timori o non avremmo speranze. Non sarà una finale come quella di Doha, ma l'atteggiamento dovrà essere quello di una finale».

Peccato per Jack

Il guaio è dover affrontare la Juventus senza l’uomo guida della squadra, quel Giacomo Bonaventura che proprio a Doha fece male ai bianconeri segnando il gol del pareggio: «Non mi piace pensare a cose che non dipendono da me. Spiace che non ci possa essere perchè sappiamo tutti quanto Jack sia importante per la squadra. Però, per guardare il bicchiere mezzo pieno, c’è ottimismo per Suso, ieri si è allenato parzialmente e tra oggi e domani vediamo. Per quanto riguarda la formazione ho 14 titolari in mente, non Locatelli che invece ha la febbre». 

Romagnoli a sinistra

E allora cerchiamo di mettere a fuoco i pensieri di Vincenzo Montella alla vigilia del big match dello Juventus Stadium, in programma venerdì sera alle ore 20.45. Tra i pali, inutile sottolinearlo, toccherà come sempre a Gigio Donnarumma, chiamato ad un ennesimo confronto tra il presente e il futuro del calcio italiano con Gianluigi Buffon. I primi dubbi per il tecnico rossonero in difesa, dove prende sempre più corpo l’idea di schierare Romagnoli sulla fascia sinistra, con De Sciglio a destra e la coppia Paletta-Zapata in mezzo. L’alternativa potrebbe essere Calabria o Vangioni a sinistra, con l’ex sampdoriano riportato in mezzo al posto di Zapata.

Bertolacci pro Bacca

A centrocampo la principale sorpresa. Juraj Kucka, il trattore slovacco, sembra destinato nuovamente alla panchina, a beneficio di Andrea Bertolacci, candidato alla terza maglia da titolare consecutiva, non a caso coincidente con il ritorno al gol di Bacca. L’ex genoano, con il suo lavoro tra le linee, spesso alle spalle del colombiano, si sta rivelando il centrocampista ideale per squadernare le tattiche difensive avversarie e mettere in condizione Carlitos di colpire. Accanto a Bertolacci, spazio ancora all’argentino Sosa in regia e a Mario Pasalic sul centrodestra.

Più chiare le gerarchie in attacco: se Suso sarà pienamente recuperato, toccherà a lui accanto a Bacca e Deulofeu, altrimenti il suo posto sarà occupato da Ocampos.