25 aprile 2024
Aggiornato 12:30
MotoGP nel caos

La Federazione vuole calmare le acque. Vale risponde con il ricorso

Il presidente del motociclismo internazionale Vito Ippolito e l'ex grande campione Angel Nieto scrivono due lettere aperte per rasserenare gli animi, la stessa strada che tenta Yamaha con una riunione d'emergenza. Ma l'entourage del Dottore non ci sta, e si gioca l'ultima disperata carta

ROMA – Anche Sebastian Vettel sta con Valentino Rossi. Le manifestazioni di sostegno al Dottore arrivano anche dalla Formula 1: ovvero da chi di corse se ne intende ma è lontano dai veleni e dalle polemiche che stanno inquinando il circus della MotoGP in questi ultimi giorni. Alle specifiche domande dei giornalisti nella conferenza stampa che anticipa il Gran Premio del Messico, il ferrarista ha infatti dato ragione al campione di Tavullia: «Penso che abbia fatto la cosa giusta in Malesia, assolutamente – ha dichiarato – anche se conosco pure Jorge e un po' Marc e sono dei bravi ragazzi. E credo che Valentino abbia ancora la chance di vincere il titolo: è un lottatore e questa è la sua natura. Anche se dopo la gara sembrava volersi arrendere, combatterà e darà tutto ciò che può». Il dato più curioso è che, sull'incidente tra Rossi e Marquez, la Ferrari ha trovato un'insolita convergenza con l'arcirivale Mercedes: anche Nico Rosberg, subito dopo il fattaccio, aveva infatti twittato un'immagine a favore di Valentino.

Ultimo disperato ricorso
Voci autorevoli, che danno un'ulteriore spinta ai disperati tentativi del pesarese di ribaltare questa situazione, al momento per lui fortemente sfavorevole. Dopo il ricorso del comitato dei consumatori italiano Codacons contro una penalità che rischia di falsare il campionato, anche lo stesso staff del nove volte iridato si sarebbe mosso per presentare un ricorso d'urgenza al Tribunale arbitrale sportivo di Losanna, in Svizzera, secondo quanto rivela la Gazzetta dello Sport. Si tratterebbe dell'ultima speranza di annullare questa maledetta penalizzazione, anche se le chance di vederlo accolto sono minime: nonostante l'entourage di Rossi abbia presentato nuove prove a sua discolpa, infatti, i tempi sono strettissimi e non va dimenticato il rischio che Lorenzo e Marquez si possano ulteriormente opporre, gettando la MotoGP nel caos. Anche per questo il presidente della Federazione motociclistica internazionale Vito Ippolito ha deciso di scendere in campo in prima persona, inviando una lettera aperta in cui chiede un gesto di responsabilità a tutti i piloti: «Gli eventi recenti hanno avuto un effetto dannoso per il nostro sport e hanno avvelenato l'atmosfera – si legge nella missiva – Ci stiamo allontanando dalla tradizione di orgogliosa sportività che fa parte del motociclismo. Tutti hanno il diritto di esprimere le loro idee, ma le parole e le azioni hanno delle conseguenze, di cui ciascuno si deve prendere le proprie responsabilità: dai piloti al loro entourage. Non solo devono rispettare le regole, ma anche accettare qualsiasi decisione dei commissari, altrimenti contribuiscono all'anarchia che mina lo sviluppo futuro di questo sport».

Rasserenare gli animi
Un'altra lettera aperta, un altro appello al fair play è giunto da un grande campione del passato: quell'Angel Nieto tredici volte iridato. «Mi piacerebbe che nel GP di Valencia dessimo tutti, una volta ancora, dimostrazione di questa signorilità che ci ha caratterizzato nel corso degli anni – ha scritto l'ex centauro – Il rispetto è qualcosa che non si dovrebbe mai perdere e dovrebbe essere un esempio per i milioni di tifosi che amano questo sport. Probabilmente non so io che posso chiedervelo, ma mi piacerebbe che, con un gesto di massima sportività, vi deste la mano prima della gara e poi... che vinca il migliore! Spero che giovedì questo clima difficile, che non fa bene al motociclismo, si sia rasserenato. Mi auguro che vinca il migliore e che tagliato il traguardo si parli solamente di una gara storica che metta un lieto fine a una stagione più emozionante che mai». E la stessa Yamaha sta facendo tutto il possibile per rasserenare gli animi, prima di tutto tra i suoi due piloti, Rossi e Lorenzo: «Abbiamo convocato una riunione – spiega il direttore del team Massimo Meregalli al Corriere dello Sport – Vogliamo parlare con loro, è indubbio che qualcosa si è rotto. Non è che prima si amassero, ma lavoravano insieme nello stesso box, anche se ognuno con la sua squadra. Simpatie possono essercene, ma bisogna essere professionali ed io sono un professionista equidistante. So che non sarà facile perché ciò che è successo a Sepang è stato veramente brutto per il nostro sport».