18 aprile 2024
Aggiornato 23:30
+4,9% rispetto al mese precedente

Germania, è boom di ordini industriali. Così i tedeschi si arricchiscono con l'UE

Gli ordinativi dell'industria tedesca si impennano del 4,9% rispetto al mese precedente. Inoltre, secondo l'Ifo, l'export quest'anno batterà quello del Dragone. Ecco come e perché l'Unione europea arricchisce soprattutto i tedeschi

BERLINO - Rimbalzano gli ordinativi dell'industria in Germania. A ottobre hanno mostrato una impennata del 4,9 per cento rispetto al mese precedente, mentre la flessione di settembre è stata ridimensionata al meno 0,3 per cento, dal meno 0,6 per cento precedentemente indicato. Inoltre l'Ifo, uno dei più prestigiosi centri di studi economici della Germania, ha reso noto che nel 2016, grazie all'aumento delle esportazioni, la bilancia commerciale del paese raggiungerà un surplus record delle partite correnti pari a 310 miliardi di dollari.

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Gli ordinativi dell'industria tedesca si impennano
S'impennano gli ordinativi dell'industria tedesca. Nel mese di ottobre sono cresciuti del 4,9% e secondo Destatis, l'agenzia di statistica federale tedesca, anche depurando i dati dalle maxi commesse (che spesso conferiscono volatilità a questa voce), gli ordini risultano aumentati almeno di un vigoroso più 4,3 per cento su base mensile. Ma non finisce qui. L'aspetto davvero incoraggiante è che a guidare l'incremento sono stati gli ordini di beni intermedi e di investimento, che solitamente anticipano fasi di accelerazione generali dell'economia.

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Il surplus tedesco batte anche la Cina
Da rilevare è anche la solidità del mercato interno tedesco, che ha registrato un più 6,3 per cento a fronte del più 3,9 per cento degli ordinativi per l'estero. Qui si è poi assistito ad una dinamica differenziata tra partner dell'area euro, su cui le commesse sono rimaste invariate, e gli altri Stati per cui invece sono salite del 6,3 per cento. D'altronde l'Ifo, uno dei più prestigiosi centri di studi economici della Germania, aveva predetto che grazie all'aumento delle esportazioni, la bilancia commerciale del paese avrebbe raggiunto un surplus record delle partite correnti pari a 310 miliardi di dollari. La locomotiva tedesca batte così perfino il campione mondiale dell'export: la Cina.

L'UE arricchisce soprattutto i tedeschi
Tuttavia, prima di applaudire alla virtù teutonica, sarà il caso di ricordare che l'economia tedesca è cresciuta soprattutto grazie all'Unione Europea. Il mercato comunitario, infatti, ha arricchito principalmente i tedeschi e Angela Merkel deve molto, moltissimo alle politiche monetarie espansive messe in atto dalla BCE per combattere la deflazione. Queste, infatti, hanno permesso al paese di risparmiare circa 122 miliardi di euro grazie ai tassi bassi sul debito pubblico. E per quanto riguarda il suo surplus da record vale la pena sottolineare che la Germania continua a violare le norme di buona condotta del condominio europeo.

La politica commerciale aggressiva della Germania
I paesi di Eurolandia, infatti, non possono avere un surplus (si fa la media su tre anni) superiore al 6% del loro prodotto interno. Ma nel 2016 il volume delle esportazioni tedesche rappresenterà circa l'8,9% del Pil. Si tratta a tutti gli effetti di una politica commerciale aggressiva, che potremmo definire senza errore neomercantilista, realizzata danneggiando i paesi vicini. E' infatti il caso di sottolineare che il commercio mondiale è un gioco a somma zero: se c'è un paese che esporta deve esserci anche un paese che importa. E viceversa. Puntare tutto sull'esportazione per un paese significa non solo diventare dipendente dalla domanda estera e in particolare dalle importazioni dei paesi vicini, ma anche impedire loro di crescere altrettanto rapidamente.