18 aprile 2024
Aggiornato 20:30
La crisi siriana

Siria, continuano i raid di Mosca, in attesa di risposte dagli USA

Mosca dice di essere in attesa di risposte da Washington e pronta a contatti con l'opposizione armata siriana, mentre i raid voluti da Vladimir Putin non si fermano. Tensioni con Ankara.

MOSCA - Mosca dice di essere in attesa di risposte da Washington e pronta a contatti con l'opposizione armata siriana, mentre i raid voluti da Vladimir Putin non si fermano: le forze aere russe hanno colpito nove postazioni Isis nelle ultime 24 ore su tutto il territorio siriano. Ma hanno anche sconfinato nello spazio aereo turco. Immediata la reazione di Ankara, da dove peraltro l'ambasciata di Mosca ha dovuto ammettere: un caccia russo è entrato effettivamente dalla Siria nello spazio aereo della Turchia, «per un errore di navigazione».

Tensioni con Ankara
L'aereo era un Sukhoi SU-30 russo e ha volato per «centinaia di metri» a Sud del distretto di Yayladagi, nella provincia di Hatay, per due minuti. Ma è tornato nello spazio aereo siriano dopo un avvertimento, secondo le fonti russe. I turchi hanno sostenuto di avere «costretto» l'aereo a fare dietro front e hanno emesso un duro avvertimento: «le nostre regole di ingaggio sono chiare per chiunque violi il nostro spazio aereo», ha dichiarato Davutoglu alla tv Haber-Turk. «Le forze armate turche sono istruite in maniera chiara. Anche se si tratta di un uccello che vola sarà intercettato», ha dichiarato il premier Ahmet Davutoglu.

Ottimismo russo
E mentre i raid russi proseguono senza soste dal 30 settembre, la diplomazia moscovita ostenta apertura e ottimismo, dicendo di aver proposto agli Stati Uniti «contatti diretti» a livello militare sulla Siria e di attendere una risposta da parte americana. Secondo il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, la valutazione delle attività russe in Siria da parte occidentale è «in gran parte positiva». E ora Mosca si dice «pronta a stabilire un contatto» con la forza di opposizione siriana Esercito Siriano Libero, uno dei più importanti gruppi di opposizione armata operativo in Siria, composto da ex personale e volontari delle forze armate siriane. Il leader del gruppo si è identificato come colonnello Riya al Assad: si oppongono al regime del presidente Bashar al-Assad, contrastando tutte tutte le forze di sicurezza che attaccano i civili.

Questioni di diritto internazionale
Il ministro russo ha tuttavia ancora una volta precisato che il rovesciamento dell'attuale presidente siriano Bashar Al Assad, secondo Mosca, sarebbe una «flagrante violazione» delle norme del diritto internazionale, in particolare delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, «che ha approvato il comunicato di Ginevra del 30 giugno 2012. Questo comunicato permette esclusivamente una soluzione politica pacifica e diplomatica della crisi siriana», ha detto.

Obiettivo Isis
Nel frattempo il ministero della Difesa russa ha annunciato che nelle ultime ore è stato colpito il centro di comando del Califfato nero nella provincia di Latakia. Un altro, grazie all'intervento dei caccia Su24m, è stato completamente distrutto vicino ad Al-Rastan, nella provincia di Hama. L'aviazione russa ha colpito inoltre 3 strutture del sedicente Stato islamico nella provincia di Homs, e ha distrutto 2 depositi di armi. «Tutti gli attacchi aerei russi in Siria sono destinati a scompaginare i comandi a supporto dell'Isis» dice il ministero. Gli equipaggi hanno inoltre condotto 6 attacchi aerei contro la base terroristica mimetizzata del Califfato a Idlib, distrutti 30 veicoli corazzati, afferma il Ministero della Difesa russo.

(con fonte Askanews)