25 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Dopo la brexit

Bank of England, il governatore Carney lascia nel 2018

Secondo quanto riporta il Sunday Times, il governatore della Banca d'Inghilterra dovrebbe lasciare il suo incarico nel 2018. Alla base della sua decisione, come evidenziano alcuni rumors, le tensioni con il premier Theresa May sulla brexit

ROMA - Il governatore della Bank of England, Mark Carney, potrebbe abbandonare l'incarico. E' quanto scrive oggi il Sunday Times. Carney potrebbe annunciare a breve la decisione di lasciare la guida della banca centrale a causa delle tensioni con il premier Theresa May.

Carney non vuole rinnovare il mandato
Carney ha un mandato di cinque anni che scade nel 2018 ma ha un'opzione per prolungarlo fino al 2021. La banca centrale ha riferito recentemente che la decisione sul prolungamento sarà presa entro la fine dell'anno in corso. Secondo diversi organi di stampa Carney non sarebbe intenzionato a prolungare il mandato e secondo il Sunday Times,  non sarebbe sulla stessa lunghezza d'onda del governo conservatore guidato dalla May.

Allarmi infondati sulla brexit
Per questo già in settimana potrebbe annunciare la decisione di non prolungare il suo mandato. Carney inoltre è stato oggetto di diverse critiche da parte del partito conservatore a causa degli allarmi lanciati sull'impatto economico della Brexit. Allarmi che poi si sarebbero rivelati infondati dato che l'economia britannica continua a crescere. Anche la Nissan ha recentemente annunciato di voler investire nella Gran Bretagna per produrre il suo nuovo Suv.

Le critiche di Theresa May alla Bank of England
Theresa May ai primi di ottobre, parlando al suo partito, non ha risparmiato critiche alla Bank of England e al suo governatore sostenendo che il quantitative easing e i tassi di interesse bassi penalizzano i risparmiatori. Carney, da parte sua, si è messo al ripare da critiche future e in parlamento ha sottolineato che qualsiasi decisione sul suo mandato sarebbe «esclusivamente di natura personale. Nessuno dovrà leggere la mia decisione in termini di politica governativa».