Muggia, ricordato Eddie Walter Cosina, agente della scorta di Borsellino
Il poliziotto è morto a Palermo il 19 luglio 1992 nella strage di via D’Amelio
Il poliziotto è morto a Palermo il 19 luglio 1992 nella strage di via D’Amelio
A 26 anni dalla strage di via d'Amelio Fiammetta Borsellino su Repubblica pone una serie di quesiti «che io e i miei fratelli non smetteremo di ripetere»
Fiammetta Borsellino è stata ascoltata dalla Commissione nazionale Antimafia alla Prefettura di Palermo e ha consegnato alcuni documenti in cui sono contenuti alcuni elementi che ritiene caratterizzanti questi 25 anni di processi sulla strage di via D'Amelio
Il capo dello Stato parlando al plenum del Csm per ricordare il magistrato ucciso dalla mafia: «Ancora tanti sono gli interrogativi sul percorso per assicurare alla giusta condanna i responsabili di quel delitto efferato»
25 anni fa un’autobomba piazzata in via D’Amelio uccise il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Claudio Traina, Agostino Catalano, Walter Cosina, Emanuela Loi e Vincenzo Li Muli. Oggi lo sfogo della figlia Fiammetta: «Manovre per occultare la verità»
Il Presidente Senato a presentazione fiction "Adesso tocca a me"
A pochi giorni dall'anniversario della strage di via D'Amelio il 19 luglio, uno sfregio, non il primo, alla statua del magistrato simbolo dell'anti-mafia. Gentiloni: 'Misera esibizione di vigliaccheria', Boldrini: 'Gesto ignobile e vigliacco'
Per la dirigente scolastica della scuola Giovanni Falcone allo Zen di Palermo questo gesto è stato un colpo al cuore, ma non è affatto la prima volta che si verificano episodi del genere
Sarà Ivrea il punto di partenza, venerdì 16 giugno degli eventi per commemorare il venticinquesimo della morte di Paolo Borsellino e della sua scorta. Alle 21 il fratello del magistrato, Salvatore incontrerà i cittadini
La decisione della Prima Sezione penale della Corte di Cassazione ha scosso l'opinione pubblica e dato vita a una bufera mediatica scatenando le critiche anche della presidente di FdI
L'assistente, medaglia d’oro al valor civile, è deceduto a Palermo il 19 luglio 1992 nella strage di via D’Amelio in cui morirono anche il giudice Paolo Borsellino e altri agenti della scorta
La parlamentare del Movimento 5 stelle è intervenuta in aula alla Camera per denunciare i tanti punti oscuri dietro alle stragi degli anni '90, in cui persero la vita i due magistrati simbolo della lotta alla criminalità organizzata. «Tanti nomi dei responsabili devono ancora essere trovati e scritti nelle sentanze»
Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo al Csm alla riunione straordinaria dedicata al magistrato ucciso dalla mafia con la moglie e gli agenti della scorta 25 anni fa
La leader di Fratelli d'Italia ha scritto una lettera aperta di protesta al direttore di Libero, Vittorio Feltri, che ha etichettato le istanze del Meridione come 'piagnisteo napoletano'
Erano quasi le 17 del 19 luglio 1992 quando una Fiat 126 imbottita di tritolo saltava in aria uccidendo il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Sono trascorsi dieci anni da quell'11 aprile del 2006, il giorno che segnò la fine della ultra quarantennale latitanza di Bernardo Provenzano. Oggi diverse realtà operano per difendere la cultura della legalità
Indignazione e rabbia per la scelta di Bruno Vespa di ospitare il figlio del capo dei capi, Totò Riina, in studio per la presentazione di un libro sulla sua famiglia
Scelta di campo della libreria di via dei Rizzani, a Udine. «E’ indegno vedere pronunciare i nomi di Falcone e Borsellino da persone che non hanno un’anima pulita», commenta uno dei soci del negozio
Com’è stato possibile sopportare vent’anni Berlusconi? Come siamo arrivati a Renzi? Perché in Italia la norma è eccezione e l’anomalia immorale è spesso regola? Questo e molto altro nel nuovo spettacolo
Il Movimento 5 Stelle torna in piazza e stavolta per redigere insieme ai cittadini di Ostia la «Carta della Legalità», proprio in occasione del 23esimo anniversario della morte di Paolo Borsellino e della sua scorta: «Con noi anche l'assessore al Comune di Roma Alfonso Sabella»
Il collaboratore di giustizia, ascoltato in qualità di teste nelle scorse settimane al processo sulla trattativa Stato-mafia, aveva parlato del coinvolgimento dell'ex Guardasigilli in qualità di mandante delle stragi di Capaci e via D'Amelio.
Luciano Violante, nel corso del processo 'Borsellino quater', dichiara che, negli anni Novanta, in qualità di presidente della commissione Antimafia, aveva notificato come il super boss di Corleone non stesse scontando la pena del 41 bis: «La politica pensava ad altro».
Il capo dello Stato è stato ascoltato ieri, al Quirinale, dai membri della Corte d'Assise di Palermo, per raccogliere la testimonianza di Napolitano in relazione alla trattativa Stato-mafia. Sul blog del leader del Movimento 5 Stelle, oggi, un post con un duro attacco al capo dello Stato.
A ventidue anni dall'attentato in cui persero la vita il giudice Borsellino e la sua scorta, intervengono il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e la presidente della Camera, Laura Boldrini. Intanto, a Palermo, i familiari delle vittime di mafia sono stanchi delle verità parziali.
Ventidue anni dopo, Palermo si ferma per ricordare la strage di Capaci, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e tre agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Così Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Repubblica di Reggio Calabria, ha ricordato ai microfoni di Prima di tutto», su Radio 1, i drammatici attentati di Palermo del 1992, i 57 giorni fra l'omicidio di Giovanni Falcone e quello di Paolo Borsellino.