Il Milan ribalta il Parma: è soprattutto la vittoria di un uomo
Infortuni, squalifiche, riposo ridosso al minimo, eppure il Milan di Gattuso non molla mai. Neppure dopo il gol del vantaggio parmense segnato da Inglese. Di Cutrone e Kessiè su rigore le reti della rimonta.
DONNARUMMA - Il primo pallone che spiove nella sua area di rigore rischia di finire in fondo al sacco, probabilmente anche per colpa di Gigio che non esce a reclamare il pallone dall’alto dei suoi 197 cm. Alla fine prende gol ancora una volta su calcio piazzato, ma stavolta la responsabilità non è sua. 6
CALABRIA - Chiamato alla missione più complicata di giornata (controllare Gervinho), Calabria si rivela molto efficace nel pressing alto. Una sua palla rubata, simile a quella da cui è nato il gol della vittoria contro la Roma, regala a Kessiè una buona opportunità al quarto d’ora, ma l’ivoriano sciupa. Puntuale ed efficacissimo sui due lati del campo, uno dei migliori di giornata. 7
ABATE - Lucido in copertura fin dall’inizio, bravo ad offrire supporto a Calabria su Gervinho ma anche a tenere a bada Inglese in mezzo all’area. Inaspettatamente solido in mezzo alla difesa. 7
ZAPATA - Pronto a farsi vedere sia in fase di impostazione che anche davanti alla porta avversaria (suo un colpo di testa che impegna Sepe in avvio di partita), troppo allegro nelle uscite, specie in considerazione del fatto che contro il Parma l’unico difensore centrale è lui. Lì in mezzo comunque è una diga invalicabile, sempre concentrato come sempre Gattuso lo vorrebbe vedere. 7
RODRIGUEZ - Lodato pubblicamente da Gattuso alla vigilia del match conferma la sua utilità: concede poco a Biabiany, anche se in fase di impostazione manca il suo lampo. 6
KESSIÈ - Tenta un paio di conclusioni nei primi venti minuti, a conferma del ruolo sempre più centrale dell’ivoriano. È lui l’uomo che dovrebbe marcare Inglese in occasione del vantaggio parmense e purtroppo lo perde. Una colpa grave che Franck si fa perdonare trasformando il penalty delicatissimo che riporta il Milan avanti. Ha anche l’occasione sul sinistro per chiudere il match, ma sparecchia alto da ottima posizione. 6,5
BAKAYOKO - Sempre più inserito nel tessuto di centrocampo del Milan. Recupera palloni importanti e si propone con continuità, purtroppo la qualità nei passaggi non è sempre all’altezza delle aspettative, ma se avesse anche quelle doti il Chelsea non avrebbe rinunciato a lui. 6,5
JOSÈ MAURI - Tutti gli occhi sono su di lui, il giovane italo-argentino lanciato a sorpresa nella mischia da Gattuso. L’ex Parma non fa danni, esegue il compitino con diligenza, ma evidentemente non è abbastanza. Esce per Borini con il Milan in svantaggio. 5,5
SUSO - Il faro del gioco rossonero, senza alcun dubbio. Giovedì è servito il suo ingresso in campo per dare la scossa ai compagni, stavolta ci prova offrendo la solita quantità industriale di palloni giocati e conclusioni verso la porta, come quella che al 27’ del primo tempo costringe Sepe ad un grande intervento, peraltro di destro. Sempre lucidissimo, come quando mette sul sinistro di Kessiè un ottimo pallone per sigillare il risultato sul 3-1 che purtroppo l’ivoriano sciupa. 6,5
CUTRONE - Scalda subito i guanti di Sepe con un tiro velleitario dalla distanza. Arriva con un secondo di ritardo sull’ottimo cross rasoterra di Calabria arrivato al termine di una stupenda azione corale del Milan al 16’. Ma è lui l’anima dei rossoneri, il trascinatore assoluto malgrado la giovanissima età, e lo conferma al 55’ quanto raddrizza il match con un gol bellissimo, nato peraltro da un pallone recuperato proprio dal centravanti milanista. Al 62’, dopo un liscio clamoroso della difesa parmense, gli capita sul destro il pallone della vittoria, ma stavolta Patrick non è pronto. 7,5
CALHANOGLU - Lavora indubbiamente tanto, anche in fase di copertura (da applausi un rientro di 50 metri per disinnescare un pericoloso contropiede del Parma), ma dal turco ci si aspetterebbe maggiore pericolosità offensiva. Come quando all’alba della ripresa scaglia una mina vagante da 40 metri che sorvola di poco la traversa. 6
BORINI - Energia e carica agonistica in abbondanza, ma quel pallone dimenticato per strada in occasione di una pericolosa ripartenza del Milan innescata proprio da lui la dice tutta sulle virtù tecniche dell’ex Southampton. Ruba un ottimo pallone al minuto 81’ ma poi spreca con un malaugurato passaggio un 3 contro 2 che avrebbe potuto chiudere i giochi. 6
CASTILLEJO - s.v.
GATTUSO - Malgrado le preoccupazioni iniziali del tecnico riguardo il poco tempo di recupero concesso al Milan dopo la partita in Europa League giocata giovedì sera, i rossoneri iniziano il match con un fiero cipiglio che rende orgoglioso Gattuso. Manovra ariosa, pressing alto, scambi continui di posizione tra i calciatori, tutto molto bene tranne le conclusioni verso la porta difesa da Sepe. In avvio di ripresa la doccia fredda del gol di Inglese, ma come ricordato dall’allenatore dopo il Dudelange, il Milan si ricompatta nelle avversità e anche stavolta ribalta un risultato che diventa preziosissimo nella corsa ad un posto Champions. Con mezza squadra fuori e i calciatori sulle gambe nel finale per i tanti impegni ravvicinati, Gattuso compie un’altra impresa, alla faccia di tutti i criticoni. Bravo mister. 7
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