19 marzo 2024
Aggiornato 03:00
Calcio | Serie A

Monolite Milan: in vantaggio fino allo scadere, beffato al 94’

Gattuso costruisce un unico blocco attorno alla colonna portante Donnarumma, Zapata, Bakayoko, supportati con grande spirito di sacrificio da Rodriguez, dal bomber di giornata Kessiè e dalla fantasia di Suso

Il momento del tiro di Kessiè deviato in porta da Wallace
Il momento del tiro di Kessiè deviato in porta da Wallace Foto: ANSA

DONNARUMMA - Malgrado l’iniziale pressione laziale la prima parata di Gigio arriva dopo 41 minuti ed è un grande intervento su Immobile. Preziosa, anche se meno appariscente, la smanacciata al 57’ su cross vincente di Immobile dopo una scivolata perniciosa di Abate in mezzo all’area. Ma il vero miracolo è quello che Gigio sfodera al 70’ su colpo di testa imperiale di Wallace da pochi metri che il portierone rossonero toglie letteralmente dalla porta. Nulla può sulla rasoiata di Correa che gli spunta da una selva di piedi e si infila all’angolino in chiusura di partita. 7

ABATE - Incassa gli insulti di Gattuso che lo rimprovera di sparacchiare via senza cercare di far partire l’azione dal basso. La sua legittima preoccupazione è quella di tenere una posizione non sua e coprire anche i buchi lasciati da Calabria. E lo fa per larghi tratti di partita, seppur incorrendo ogni tanto in qualche leggerezza di troppo. 6

ZAPATA - Sollecitato oltre misura vista la totale emergenza del reparto, sembra attento e concentrato, come quando recupera una situazione difficile al 18’ dopo una scivolata inopportuna. Di testa le prende tutte ed è monumentale fino al minuto 94’ quando un suo rinvio corto finisce sui piedi di Correa che stoppa e segna. L'ultimo baluardo al quale aggrapparsi. 7

RODRIGUEZ - Subito chiamato ad un grande salvataggio dopo 6 minuti. Gioca una partita di grande coraggio, abnegazione e sofferenza e per una volta scaccia i fantasmi della timidezza che troppo spesso lo accompagnano in questa sua avventura al Milan. 7

CALABRIA - Dovrebbe essere l’uomo in più sulla fascia destra, invece Lulic (non Garrincha) lo salta sempre con una facilità irrisoria. Nel primo tempo tutti i principali pericoli per la porta difesa da Donnarumma arrivano dalle sue parti, poi nella ripresa prende le misure al nuovo ruolo e si permette perfino il lusso di confezionare l’assist vincente per Kessiè. 6,5

KESSIE’ - Alla linea mediana rossonera manca un po’ di intraprendenza e tanto dipende anche dalla nuova posizione di Kessiè, molto più attento alla copertura e meno incline alle ripartenze. È però dell’ivoriano il gol del vantaggio milanista, al termine di un match tutto fatica e sostanza. Kessiè si conferma l’insostituibile del Milan. 7

BAKAYOKO - In avvio perde tanti duelli con Badelj. Per un centrocampista che dovrebbe fare della fisicità il suo pezzo forte, non proprio un bel biglietto da visita. Poi però acquista consapevolezza e fiducia, alza il volume in mezzo al campo e la sua prestazione ne guadagna in maniera evidente. Alla fine è uno dei migliori del Milan in mezzo al campo. 7

BORINI - Il suo nome tra gli undici titolari scatena abitualmente la rabbia dei tifosi del Milan. Lui non fa molto per far cambiare idea al popolo milanista e quel pallone sanguinoso perso già in avvio di partita, per fortuna senza conseguenze, è lì a testimoniarlo. Viene troppo spesso scavalcato da Marusic che per fortuna grazia i rossoneri in più di una circostanza. Prova a dare un senso alla sua partita ricordando le sue origini da attaccante ed impegnando seriamente Strakosha con un gran destro dal limite. 6

SUSO - Il primo pallone che tocca arriva dopo 10 minuti, ma è un ottimo assist per Calhanoglu che si fa rimpallare la conclusione. Il bis al quarto d’ora: una serpentina sulla destra che offre al turco un’ottima opportunità che si stampa sul palo dopo la deviazione di Strakosha. La fantasia di Suso però diventa preziosa al 78’: il pallone in profondità di Calabria è geniale e il terzino rossonero lo sfrutta al meglio mettendo sui piedi di Kessiè l’assist del vantaggio. Coma al solito la luce del Milan è lui. 7

CUTRONE - Stritolato da Wallace, Acerbi e Radu, fatica a trovare spazi vitali nell’area biancoceleste e finisce per immalinconirsi. Tanto che quelle poche palle giocabili che gli arrivano Patrick le spreca malamente. 5,5

CALHANOGLU - Partita di difficile interpretazione quella del 10 milanista. Molto più nel vivo del gioco rispetto alle ultime prestazioni, attivo, intenso, propositivo nella metà campo avversaria; decisamente meno efficace in zona gol. Tre ottimi palloni da trasformare in gol nel primo tempo, un altro nella ripresa, ma il gol purtroppo non arriva. Comunque segni di risveglio importanti per l’ex Leverkusen. 6,5

GATTUSO - Il fatto che al termine di una partita di un’intensità mostruosa Gattuso non faccia neppure una sostituzione la dice lunga sulla qualità della panchina a disposizione del tecnico all’Olimpico. Match tutto cuore e sostanza che con un pizzico di attenzione in più nei secondi finali avrebbe potuto regalare una vittoria preziosa e insperata al Milan. Bravo comunque Gattuso e bravi i suoi ragazzi. 7