F1 chiusa per neve, un giorno di test perso: «Che spreco di soldi!»
Il meteo avverso ha paralizzato le scuderie, che non si sono riuscite ad accordare per spostare luogo o data delle prove. Con il risultato di sprecare un'occasione

BARCELLONA – Una giornata persa. Che, considerando il fatto che di giorni di test prima dell'inizio del nuovo Mondiale di Formula 1 ne erano previsti in tutto solo otto, ha un peso specifico non certo indifferente. In un mercoledì compromesso da neve e pioggia battente a Barcellona, sono state solo cinque le vetture ad avventurarsi sul circuito dopo il semaforo verde rimandato a mezzogiorno: la Red Bull di Daniel Ricciardo, la Alfa Romeo Sauber di Marcus Ericsson, la Williams di Robert Kubica, la Toro Rosso di Brendon Hartley e la McLaren di Fernando Alonso. Lo spagnolo di giri ne ha percorsi ben 11, ed è stato anche l'unico a far segnare un tempo cronometrato: un altissimo 2:18.545, ma sufficiente (per mancanza di avversari) a portare il suo team in testa alla classifica. Non accadeva dal 2015, ma è stata comunque una magra consolazione.
Nessun accordo
Viene da chiedersi: ma non si poteva proprio evitare? La risposta è sì. I team avevano già letto le previsioni che anticipavano temperature di poco superiori allo zero, del tutto inaffidabili per simulare le condizioni che si incontreranno nei weekend di gara. E avevano tentato di spostare le prove, o di luogo o di data. Durante l'ultima riunione dello Strategy Group, Mercedes e Ferrari avevano proposto di portare le macchine a girare in Bahrein, come accadeva fin dal 2014, ma l'idea è stata bocciata per motivi di costi: «Non avete idea di quanto materiale arrivi qui ogni giorno – ha protestato il team principal della Haas, Gunther Steiner – Alcune squadre possono permettersi di piazzarlo su un jet che fa avanti e indietro dall'Inghilterra o dall'Italia, mentre altri no». La seconda alternativa era più semplice: cancellare semplicemente la giornata di oggi e spostarla a venerdì. Ma anche per realizzare questa ipotesi sarebbe servita l'unanimità delle scuderie, che non è stata raggiunta per la contrarietà di due team. C'è chi, come l'analista spagnolo Albert Fabrega, ha incolpato la Ferrari di essersi opposta. Altri sostengono invece che il 2 marzo la pista fosse già stata prenotata dalla Williams per fare le sue riprese televisive. Fatto sta che tutto questo pasticciaccio non ha prodotto altro che «uno spreco di denaro – denuncia il direttore sportivo della McLaren, Eric Boullier, alla tv inglese Sky Sports – Per essere qui abbiamo speso soldi, con l'obiettivo di fare otto giorni di test. Che ci servono per risolvere i problemi di affidabilità e mettere in piedi uno show decente al primo Gran Premio. Non spostando questa sessione a domenica o a lunedì, quando le previsioni meteo sono migliori, abbiamo semplicemente buttato via del denaro per colpa degli interessi egoistici di qualcuno».
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