28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Calcio | Nazionale

Milan: la vittoria tutto cuore di Gattuso

È la vittoria del cuore e del coraggio del nuovo tecnico Gattuso, ma è soprattutto il trionfo di alcuni calciatori del vecchio Milan.

Il gesto d'intesa tra Rino Gattuso e Bonaventura dopo il gol del vantaggio del Milan
Il gesto d'intesa tra Rino Gattuso e Bonaventura dopo il gol del vantaggio del Milan Foto: ANSA

DONNARUMMA - Incolpevole sul gol, ma quel pallone che gli sfugge al tramonto della prima frazione di gioco provoca un sussulto in tutti i tifosi rossoneri. Poi nella ripresa si riscatta con un paratone su Taider subito dopo il secondo gol del vantaggio rossonero. Per favore, Gigio, almeno tu risparmiaci. 6,5

ABATE - Ottimi inizio, un cross pericoloso, un pallone filtrante per Kessiè e il lancio con il contagiri per Kalinic da cui nasce il gol del vantaggio. Poi cala alla distanza, nel complesso però garantisce una presenza costante a supporto di Suso. L’asse italo-spagnolo che tanto bene aveva fatto la scorsa stagione potrebbe essersi ricostituito. 6

MUSACCHIO - Assoluamente impresentabile. Si fa trovare a spasso al 20’ quando Montolivo lo salva dalla figuraccia con un intervento alla disperata, ma Musacchio, non contento, dopo 3 minuti si fa saltare come un pollo da Destro, il cui cross per Verdi si trasforma nel gol del pareggio bolognese. Non ne prende una neppure di testa. Al Milan c’era davvero bisogno di un difensore così? 4

BONUCCI - Cerca di mettere una toppa alle insicurezze del suo compagno di reparto, a volte ci riesce, a volte meno. Nel complesso il Milan dà la sensazione di poter subire gol in ogni azione degli avversari e questo per il leader della difesa non può essere un complimento. 5,5

RODRIGUEZ - È quello pù penalizzato dal piano partita di Gattuso che fa tendere il Milan a destra. Ogni tanto prova a spingere ma fatica a trovare la giocata. Anche in difesa paga dazio con il ritorno alla difesa a 4. Da rivedere 5,5

KESSIE’ - Eroico nel coast to coast alla mezz’ora del primo tempo, ma ancora una volta, arrivato in area avversaria, preferisce la conclusione personale - inoffensiva - al tentativo di dialogo con i compagni. Stessa cosa al 13’ della ripresa, prende palla e punta la porta senza prendere neppure in considerazione l’idea del dialogo. Un argomento sul quale Gattuso farà bene a strigliare l’ivoriano. 5,5

MONTOLIVO - Il suo salvataggio alla mezz’ora del primo tempo su Destro a due metri dalla porta è un autentico miracolo, a salvare la faccia ai due difensori centrali Bonucci e soprattutto Musacchio in libera uscita. Nella ripresa bissa l’operazione, diventando il vero protagonista della fase difensiva del Milan. Ecco il vero Montolivo, alla faccia di tutti i denigratori che continuano ad insultarlo per partito preso. 6,5

BONAVENTURA - Fortunato nella deviazione che gli regala il gol del vantaggio, ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci. Nella ripresa firma la doppietta con uno stacco imperioso di testa su cross perfetto di Borini. Dopo il gol e l’assist di Bevenento, bentornato Jack. 8

SUSO - Risistemato nella sua posizione ideale, dà subito la sensazione di poter fare sfracelli. Non sempre preciso ed è meno ispirato del solito, ma come al solito emerge la sensazione che solo dai suoi piedi possano partire le azioni principali, come quella discesa imperiosa al 18’ della ripresa che si conclude con un cross radente in area che non trova i compagni pronti. 6

KALINIC - È sua la sponda per Bonaventura che dà vita al gol del vantaggio rossonero. Per il resto poco di tutto, fino a quando Gattuso non lo richiama in panchina tra i fischi di San Siro. 5,5

BORINI - Più efficace in copertura, vedi il rientro al 3’ della ripresa, che in avanti, dove la qualità dei piedi è in controtendenza con l’impegno, la passione e il cuore che ci mette. Perde una palla sanguinosa al 21’ che scatena il contropiede bolognese, poi si riscatta con il cross al bacio per l’inzuccata vincente di Bonaventura. Per Borini, il nuovo tecnico Gattuso dovrebbe studiare un ruolo ad hoc nel 4-3-3, come aveva fatto Montella. 6

CUTRONE - Entra in campo per l’ultima mezz’ora di battaglia sotto la neve e trasmette subito la sua scarica di adrenalina a tutta la squadra. Tenta anche un paio di giocate di classe, come quella nel recupero sul filo della linea di fondo. Cresci bene piccolo Patrick, il Milan ha bisogno di te. 6,5

ANDRÈ SILVA - Chiamato in causa per sostituire il fischiatissimo Kalinic, prova a mettersi in evidenza, ma soprattutto - cosa particolarmente importante - tenta lo scambio continuo con i compagni di reparto, soprattutto Cutrone e Suso. Un buon segnale da cui ripartire. 6.

CALABRIA - s.v.

GATTUSO - Il Milan inizia subito a testa bassa, rispecchiando in pieno l’animus pugnandi del suo allenatore. All’inizio, per precisa volontà di Gattuso però attacca quasi esclusivamente a destra, perdendo un po’ di imprevedibilità. A metà della ripresa, con il risultato ancora sull’1-1, tenta la mossa della disperazione, l’ennesimo ribaltone tattico con Cutrone al posto di Abate. Alla fine il Milan vince sull’onda lunga dell’emotività ma senza alcun raziocinio nè senso tattico. Come appare chiaro al 42’ della ripresa quando, su una punizione dalla trequarti, ben due bolognesi colpiscono di testa in area liberissimi, per fortuna in maniera non pericolosa. Per ora va bene così, ma c’è ancora tanto, tantissimo lavoro da fare. 6,5