Mercato Milan: tranquilli, ci pensa Galliani
Malgrado l’enorme confusione che regna a livello societario, con l’imminente cessione del club agli imprenditori cinesi, Galliani è al lavoro per presentare una squadra competitiva ai nastri di partenza del prossimo anno. Zoccolo duro di 10 italiani e almeno due innesti di spessore per reparto.
MILANO - In attesa che si definiscano i contorni della trattativa che - come ci si augura ad ogni latitudine - dovrebbe portare alla cessione del 70% del pacchetto azionario dell’Ac Milan ad una cordata di facoltosi imprenditori cinesi, in via Aldo Rossi l’obiettivo principale è cercare di tracciare le linee guida principali in vista dell’imminente calciomercato.
Quella appena iniziata potrebbe essere una settimana decisiva per l’evolversi dell’operazione, ma intanto Adriano Galliani - in attesa che la nuova proprietà decida come riorganizzare la società - è al lavoro per delineare il Milan del futuro.
Gli intoccabili
Partiamo dalle basi, i cosiddetti intoccabili. Non tantissimi per la verità, appena 10, ma di sicuro tutti giovani, italiani e dalle forti motivazioni. Parliamo di Donnarumma, Abate, Antonelli, De Sciglio, Romagnoli, Montolivo, Locatelli, Bertolacci, Poli e Bonaventura.
A questi forse potremmo aggiungere il difensore colombiano Zapata, prossimo al rinnovo, mentre il destino di Kucka - richiestissimo dal Torino dell’ex Mihajlovic - è in bilico.
Rivoluzione in attacco
Esattamente come quello dei tre attaccanti che hanno costituito il reparto offensivo rossonero nella stagione appena conclusa. Bacca, Luiz Adriano e Niang, per motivi diversi, sembrano con un piede fuori dall’uscio di Milanello in attesa solo di un’offerta che possa far dire a Galliani: «Accetto».
Magari però non tutti e tre contemporaneamente, considerando che anche Menez, Boateng e Balotelli sono ai saluti finali. Come dire un intero reparto in dismissione. È proprio l’attacco a creare i maggiori grattacapi all’amministratore delegato rossonero. In caso di 4/6 addii eccellenti ci sarà un intero reparto da rifondare e non potrà certo bastare solo la suggestione Ibrahimovic.
Idee chiare in difesa
Più semplice e delineata la situazione in altri settori del campo. In porta, accanto all’ormai titolarissimo Donnarumma, torneranno Gabriel e Agazzi (o magari il fratello di Gigio, Antonio) a sostituire Diego Lopez e Abbiati.
In difesa, con l’arrivo di Vangioni a completare la batteria dei terzini, serviranno almeno due centrali di spessore, uno giovane e di prospettiva, l’altro esperto ed affidabile, in grado di offrire un valido supporto al gioiellino Romagnoli e al colombiano Zapata.
Due innesti a centrocampo
Discorso altrettanto facile per fotografare la situazione a centrocampo. La stagione fallimentare appena conclusa ha certificato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che al Milan c’è bisogno di intelligenza e fosforo in mezzo al campo. Quindi ok ad uno zoccolo duro italiano (i vari Montolivo, Bertolacci, Poli, Bonaventura e magari anche Josè Mauri), ma servono almeno due innesti di prestigio, capaci di abbinare qualità e quantità ed elevare il tasso tecnico complessivo dell’intera squadra.
Arrivano i cinesi
A voler semplificare il tutto, con due centrali di difesa, due centrocampisti e almeno due attaccanti (dipende da quanti lasceranno Milanello), il Milan potrebbe presentarsi ai blocchi di partenza il prossimo anno con rinnovate speranze di rinascita. Tutto dipenderà naturalmente dai cinesi, se arriveranno e quanto saranno disposti ad investire sul mercato. E allora mettiamoci comodi ed attendiamo fiduciosi, la trattativa per la cessione della società sta per entrare nel vivo.