Ong e Migranti, Di Maio: «Chiudere subito tutti i porti ai taxi del mare»
Il vicepresidente pentastellato della Camera ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera durante la quale si è scagliato contro «i due Matteo» sulla questione migratoria
ROMA – Luigi Di Maio «gli slogan» preferisce lasciarli «ai due Matteo». E concentrarsi invece sulle proposte del Movimento 5 stelle per fermare i flussi di immigrati irregolari nel Belpaese. Il vicepresidente pentastellato della Camera ha rilasciato un«intervista al Corriere della Sera durante la quale si è scagliato sia contro l'ex premier Matteo Renzi che contro il segretario del Carroccio, Matteo Salvini. Per Di Maio, Renzi è colpevole di aver firmato nel 2014 l'accordo Triton: «un atto scellerato che paghiamo ancora oggi», ha denunciato il deputato grillino. «Tutti sanno cosa succede, ma nessuno vuole affrontare il problema, che però è enorme», ha proseguito Di Maio. Ed ha lanciato la proposta del Movimento 5 stelle per fermare gli sbarchi.
Di Maio: Gli slogan li lascio ai due Matteo
«Finché non ci vedremo chiaro e in assenza di una legge, bisogna chiudere i nostri porti a tutte le Ong», ha detto il premier in pectore del M5S. «A monitorare le acque e salvare vite umane ci penseranno la Marina e la Guardia costiera, come è giusto che sia. Ma il servizio dei taxi del mare va interrotto subito», ha sentenziato senza appello Di Maio. «Gli slogan li lascio ai due Matteo», ha aggiunto prima di ricordare che l'ex premier Matteo Renzi non ha fatto «nulla per regolamentare le Ong» e il codice che ha proposto il ministro Minniti «è una barzelletta».
La proposta Bonafede per fermare gli sbarchi
«Noi abbiamo presentato la proposta Bonafede che prevede la polizia giudiziaria nelle imbarcazioni. Questa legge deve essere discussa e approvata subito, io ho chiesto di riaprire il Parlamento ad agosto per farlo», ha proseguito Di Maio. Quanto alla missione in Libia, invece, secondo il vicepresidente della Camera «la relazione che hanno presentato era uno scarabocchio con tanto di strafalcioni. Non c'è nessuna strategia». «L'unica cosa che hanno chiesto – ha sottolineato - è carta bianca e non siamo assolutamente disponibili a concederla dopo i danni che hanno fatto».
Di Maio cavalca verso la leadership
Il premier in pectore del Movimento 5 stelle stato quindi interrogato sul futuro della leadership dei grillini e Di Maio ha preferito posticipare nel tempo la risposta affermando: "Siamo insieme in Sicilia per dare una mano a Giancarlo Cancelleri a diventare il prossimo governatore e fino a novembre questa sarà la cosa più importante per tutti noi. Io e Alessandro in questo momento pensiamo solo a questo e non al 24 settembre", quando sarà annunciato il nome del candidato premier del Movimento come anticipato sul blog di Beppe Grillo.
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