18 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Salvini al Financial Times

Salvini sulla Brexit al Financial Times: «E' una bellissima boccata d'ossigeno»

Il leader della Lega Nord è stato intervistato dal Financial Times e ha detto la sua sulla brexit e la riforma costituzionale. Secondo il pronostico del segretario del Carroccio vincerà il fronte del «No»

ROMA – La Brexit ha rafforzato il «sogno» di Matteo Salvini di uscire dall'euro. Così titola oggi il Financial Times, che ha intervistato il leader della Lega Nord. Secondo il segretario del Carroccio il voto britannico è stata «una bellissima boccata di ossigeno».

Il leader della Lega Nord intervistato dal Financial Times
Il leader della Lega Nord è stato intervistato dal Financial Times. Matteo Salvini ha colto l'occasione per dire la sua sulla brexit e sull'imminente referendum sulla riforma costituzionale che si svolgerà in Italia il 4 dicembre. Il titolo del quotidiano economico inglese è esemplificativo: «La brexit ha rafforzato il sogno di Salvini di uscire dall'euro». E in effetti il segretario del Carroccio ha esordito sottolineando che tre anni fa, quando la Lega Nord fece una campagna per uscire dall'euro «pensavano che fossimo pazzi, ci guardavano come marziani», invece adesso la questione è reale e «fa parte del dibattito».

Salvini: C'è vita oltre Bruxelles
«C'è acqua su Marte e c'è vita oltre Bruxelles», ha proseguito il segretario del Carroccio. «Chiunque voti per noi sa che un governo della Lega Nord si libererebbe dell'euro e tornerebbe alla valuta nazionale», ha dichiarato Salvini ricordando che proprio l'uscita dall'euro sarà il tema centrale della campagna della Lega Nord alle elezioni previste per il 2018. «Qualunque sia il rischio sarà comunque un miglioramento rispetto a morte certa», ha ribadito il leader leghista. L'uscita dall'Eurozona non sarà un fulmine a ciel sereno, ma sarà messa in atto con l'accordo degli altri paesi comunitari, sul sentiero già tracciato dalla brexit.

Nessuna fine del mondo dopo la brexit
Ma qualora gli altri paesi membri non dovessero collaborare, Salvini ha dichiarato che l'Italia è pronta ad andare avanti anche unilateralmente. Per il segretario del Carroccio l'euro è una gabbia dalla quale liberarsi e ha ricordato che «in Gran Bretagna, che quest'anno crescerà il triplo rispetto all'Italia renziana, la disoccupazione è ai minimi dal 2005, la Borsa è ai massimi da aprile 2015, consumi delle famiglie e produzione industriale crescono». Ma nell'intervista al Financial Times c'è stato spazio anche per il Salvini-pensiero sul referendum costituzionale. «Pensiamo che vinceremo», è il pronostico del segretario.

Le ragioni del «no» al referendum
«Più gente ne parla, più gente ne legge, più Renzi va in televisione, più il No avanza», ha sottolineato. E in un lungo post sul suo profilo Facebook Salvini ha chiarito la sua posizione prima di partire per il suo tour in giro nel Belpaese: «Voto 'no' perché il Senato non è abolito ma rimane come casta di nominati, consiglieri regionali e sindaci che fanno i senatori nel tempo libero». Perché i parlamentari «potranno continuare a cambiare partito senza mollare la poltrona» e gli italiani «dovranno inchinarsi alle follie dell'Unione Europea», senza mai potersi esprimere nel merito con un referendum. «Quella di Renzi, Boschi e Alfano è una riforma che fa comodo a chi ci vuole servi, ma io voglio che gli italiani siano padroni del proprio futuro», ha concluso Salvini.