29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
La crisi greca

Salvini: «Dopo la Grecia tocca a noi»

«Non ho capito se Renzi è male informato, incapace o in malafede». Così il leader della Lega Nord ha commentato le parole del presidente del Consiglio, secondo il quale l'Italia è più forte della Grecia e non rischia nulla. Calderoli: «Tsipras ha preso in giro il popolo»

ROMA (askanews) - «Non ho capito se Renzi è male informato, incapace o in malafede». Così il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, in collegamento a SkyTg24, ha commentato le parole del presidente del Consiglio, secondo il quale l'Italia è più forte della Grecia e non rischia nulla.
«L'Italia - spiega Salvini - rischia grosso: se si fa finta che non sia successo nulla perché Tsipras ha calato le braghe, se non si ripensa a questa Europa trattato per trattato, l'Italia rischia grossissimo. L'Europa è disegnata per fregare la nostra impresa e la nostra agricoltura, che il premier dica che è un problema che non ci tocca è preoccupante. Se non fa il diavolo a 4 per abbattere e ricostruire l'Europa, i prossimi siamo noi».
Quanto accaduto in Grecia «è l'occasione storica per ripensare l'Europa: se faranno finta di niente, è finita, se l'Ue rimane questa con questi vincoli e queste regole e questa moneta senza senso è finita», ha concluso Salvini.

Calderoli: Tsipras ha preso in giro il popolo
«Avevo plaudito al referendum greco, al coraggio di Tsipras di chiedere al popolo che cosa volesse per il suo bene e alla volontà di rifiuto, da parte di uno stato sovrano, di arrendersi allo strapotere tedesco. Oggi, dopo aver visto la proposta di Tsipras, che sembra addirittura peggiorativa rispetto alle richieste dei rigorosisti europei, penso che Tsipras abbia preso per il 'culo' i suoi elettori e il popolo ellenico, non per imporsi alla Merkel, ma per fare digerire al suo partito, ai suoi parlamentari e al suo popolo misure inaccettabili per loro». Lo scrive su Facebook Roberto Calderoli, Lega Nord, vicepresidente del Senato.
«Ha usato il referendum solo per crearsi un alibi popolare per fare proposte all'Europa che sono esattamente il contrario di quello che i greci hanno votato. Se così fosse, è un traditore non solo del mandato conferitogli da quel referendum ma anche di tutti i popoli che vogliono rifondare l'Europa sulla base dei popoli, del loro benessere, della crescita economica, dell'occupazione e della democrazia. Se Renzi è figlio della Merkel, Tsipras si sta dimostrando un fedelissimo nipote della cancelliera. Povera Grecia e povera Europa», conclude Calderoli.