Dalla UE non una bocciatura, ma poco ci manca
«L'invio all'Italia della lettera formale di consultazione sulla legge di Stabilità 'non predetermina' il parere che la Commissione europea darà sui piani di bilancio dell'Italia»: lo ha ribadito il portavoce del Commissario europeo agli Affari economici, Jyrki Katainen, interpellato sulla missiva. Resta però il fatto che la Commissione europea ha bocciato chiaramente la Legge di Stabilità.
ROMA - L'invio all'Italia della lettera formale di consultazione sulla legge di Stabilità «non predetermina» il parere che la Commissione europea darà sui piani di bilancio dell'Italia. Lo ha ribadito il portavoce del Commissario europeo agli Affari economici, Jyrki Katainen, interpellato sulla lettera inviata alla Penisola che il ministero dell'Economia ha pubblicato sul proprio sito. Sui contenuti della missiva Simon O'Connor si è trincerato dietro un «no comment».
L'UE BOCCIA LA LEGGE DI STABILITÀ - Nella lettera, indirizzata al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, Katainen nota che rispetto al percorso previsto nel bilancio dello scorso anno, la legge di Stabilità rinvia l'obiettivo di medio termine (ovvero il pareggio strutturale di bilancio) al 2017, e «rallenta la riduzione del rapporto debito-Pil nei prossimi anni. Nel risulta che la bozza di piano di bilancio dell'Italia - si legge - punta a disattendere i requisiti a cui l'Italia è tenuta in base ai meccanismo preventivi del Patto di stabilità e di crescita. Vorrei anche sapere - scrive ancora Katainen - come l'Italia possa garantire piana osservanza dei suoi obblighi sul 2015 derivanti dal Patto di Stabilità e di crescita». L'eurocommissario uscente cita anche la lettera che accompagnava la notifica sul piano di Bilancio dell'Italia, in cui «si chiariva che la strategia deve essere considerata assieme al complesso dell'agenda di riforme strutturali» del Paese. L'invio di questa lettera è una consultazione a cui la Commissione è tenuta in base alle normative comunitarie.
IL GOVERNO DEVE RISPONDERE ENTRO IL 24 OTTOBRE - La Commissione europea rileva una «deviazione significativa», in quanto previsto nella legge di Stabilità, rispetto agli obiettivi di risanamento cui l'Italia è tenuta dal Patto europeo sui conti pubblici. In particolare, nella lettera formale di richiesta di chiarimenti inviata dal responsabile Affari economici Jyrki Katainen, si rileva che l'aggiustamento del bilancio strutturale 2015 risulterebbe «inferiore a quello richiesto» in osservanza delle regole transitorie sulla riduzione del debito-Pil. Per questo è stato deciso di effettuare questa consultazione formale con la penisola e nella lettera, pubblicata sul sito internet del ministero dell'Economia (marcata come «strettamente confidenziale»), Katainen sollecita l'Italia a rispondere entro il 24 ottobre. Al tempo stesso però l'eurocommissario uscente, che a inizio novembre assumerà un altro ruolo nella nuova commissione a guida Juncker, afferma di perseguire "un dialogo costruttivo con l'Italia in vista di dare una valutazione finale».
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