Eurolandia, ripresa ai massimi da 6 anni ma l'Italia fatica a tenere il passo
Nell'area euro crescono ordini e lavoro: il tasso di crescita dell'occupazione è ai massimi da nove anni. E anche la pressione sui prezzi è rimasta forte. Ma l'Italia arranca

BRUXELLES - Secondo Phil Smith, economista della Ihs Markit nonostante il leggero indebolimento di marzo, il primo trimestre è stato nel complesso positivo per il settore terziario, realizzando il più alto livello occupazionale in quasi un decennio. Così come i numeri realizzati dal manifatturiero, che hanno mostrato il più forte miglioramento del settore industriale in sei anni, «i dati Pmi hanno nel complesso sorpreso positivamente - ha sottolineato - indicando un robusto aumento del Pil nel primo trimestre».
Cresce la'occupazione: ai massimi da 9 anni
Tornando al quadro complessivo dell'area euro, invece, a marzo si è assistito alla più forte ondata di nuovi ordini da aprile 2011. L'aumentata pressione sulle capacità produttive ha prodotto il più rapido accumulo di commesse inevase in 71 mesi, incoraggiando ulteriore creazione di posti di lavoro. Secondo Markit, infatti, la crescita occupazionale è stata la più forte in più di 9 anni e mezzo. I tassi di incremento hanno indicato un'accelerazione in tutte e quattro le nazioni principali, mantenendosi elevati ma più lenti anche in Irlanda.
La pressione sui prezzi è rimasta forte
Nel frattempo la pressione sui prezzi è rimasta forte. Un riflesso dell'aumento delle tariffe sulle merci globali e di un cambio più dell'euro. Il trasferimento dei costi maggiori sui clienti ed il migliorato potere sui prezzi, hanno prodotto un aumento record dei prezzi di vendita da giugno 2011. L'ultimo dato dell'indice Pmi sull'area euro «conclude il più forte trimestre dalla primavera 2011 e risulta in linea con un aumento del PIL dell'eurozona di 0,6% nei primi tre mesi del 2017», ha commentato il capo economista di Markit, Chris Williamson.
L'Italia dà segnali di ripresa
Leggendo i dati raccolti, l'espansione è generale nei paesi principali, con un aumento dello 0,6% rilevato sia in Germania che in Francia mentre la Spagna si sta godendo il suo 0,8-0,9% di crescita del primo trimestre. Nonostante la leggera contrazione di marzo, anche l'Italia ha dato segni di ripresa in questi primi tre mesi, segnando 0,3-0,4% di espansione. In una regione che ancora accusa un livello di disoccupazione quasi a due cifre, è stata molto apprezzata la crescita record delle assunzioni in quasi dieci anni.
La Bce manterrà una politica accomodante
«Suggerisce - secondo Williamson - che nei prossimi mesi dovremmo aspettarci un'altra flessione del tasso di disoccupazione». La pressione sui prezzi è rimasta elevata e potrebbe causare aumenti al consumo nei prossimi mesi. «Sembra, tuttavia, che la Bce manterrà una linea politica accomodante ancora almeno per qualche mese. Ciononostante - conclude l'economista - i risultati rilevati dall'indagine aumentano la possibilità che la politica economica di inizio 2018 subisca un graduale restringimento».
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