29 novembre 2023
Aggiornato 19:00
Padoan e il fisco

Fisco, Padoan: «Nel 2016 gettito record dalla lotta all'evasione fiscale»

Secondo i dati presentati dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan e dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, in dieci anni siamo passati da 4,4 miliardi di euro recuperati nel 2006 ai 19 miliardi di euro recuperati nel 2016

ROMA - In dieci anni, ha osservato Orlandi, «siamo passati dai 4,4 miliardi recuperati nel 2006 ai 19 miliardi del 2016». Gli ultimi tre anni hanno registrato poi «i tre migliori risultati di sempre dell'Amministrazione finanziaria in un trend continuativamente crescente». Secondo la lettura dei presentati dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, sembra emergere il fatto che negli ultimi anni l'attività di controllo dell'Agenzia sia diventata più incisiva, la volontà di dialogare con i contribuenti sempre più forte e l'effetto deterrente più efficace.

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I ringraziamenti di Padoan e Orlando
A questo proposito, sia Padoan che Orlandi hanno pubblicamente ringraziato i dipendenti dell'Agenzia delle Entrate. «Vorrei far iniziare il tutto da un numero: 39.538. Non è il numero dei rimborsi erogati o dei controlli eseguiti dall'Amministrazione finanziaria. Ma è un dato che ha molto a che vedere con i risultati che presenteremo oggi. 39.538 è il numero dei dipendenti dell'Agenzia delle Entrate», ha detto Orlandi elencando i successi dello scorso anno. «Sono risultati che rivendico a nome di ciascuno di loro, con la soddisfazione e l'orgoglio di chi sa di aver lavorato duramente per ottenerli", ha sottolineato.

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La lotta all'evasione fiscale
«Vorrei esprimere alle donne e agli uomini dell'Agenzia delle Entrate - ha aggiunto Padoan - la gratitudine del governo e la mia personale , ben cosciente del fatto che l'organizzazione dell'Agenzia viene costantemente sollecitata da innovazioni normative e l'Agenzia è spesso messa sotto pressione per far emergere le aree grigie dell'attività economica». Il ministro ha sottolineato il «lavoro cruciale» delle agenzie fiscali il cui lavoro è «interessante non solo per il gettito» ma «anche per la giustizia sociale».Negli ultimi anni la lotta all'evasione è stata sempre più al centro dell'attenzione di cittadini e governo, «che ha posto grande attenzione al tema dell'adempimento spontaneo».

I risultati della liquidazione automatizzata
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate ha sottolineato che il totale dei 19 miliardi è «quasi il 30% in più sul 2015, che era il precedente record mai raggiunto prima dall'amministrazione finanziaria». Di questi 19 miliardi, ha elencato, 10,5 miliardi derivano da attività di controllo sostanziale, in crescita del 36% rispetto al 2015. Proseguendo nell'analisi dei dati, 8 miliardi sono frutto di attività di liquidazione. Si tratta di un'attività, ha detto, «su cui abbiamo investito molto per affinare le nostre capacità di estrazione e di analisi ed evitare, quindi, l'invio di avvisi imprecisi o inesatti. Il termine liquidazione automatizzata - ha sottolineato - non deve trarre in inganno». Si tratta infatti di un'attività che è frutto di notevoli complessità nella fase della progettazione, elaborazione e individuazione dei criteri di azione.

Il ruolo della voluntary disclosure
Circa 500 milioni, infine, provengono da versamenti spontanei da compliance. Ben 4,1 miliardi sono riferibili alla voluntary disclosure (che diventano 4,3 se si considerano anche i recuperi del 2015). Un risultato, ha osservato Orlandi «che è andato oltre le previsioni, quantificate in circa 3,8 miliardi di maggiori entrate, grazie alla certosina attività di controllo portata avanti dai nostri funzionari sulle oltre 129mila richieste di adesione arrivate, che è scaturita in 344mila atti di accertamento e 124mila atti di irrogazione di sanzioni».Più dentro i numeri, sui 19 miliardi complessivi, ben 13,7 dipendono da versamenti diretti cioè da pagamenti che non hanno richiesto l'attivazione di procedure coattive. Un dato in crescita del 34%. In definitiva, ha sottolineato Orlandi, «un segnale del riconoscimento della bontà dell'azione di accertamento». Cresce anche la riscossione coattiva di circa 400milioni di euro così come cresce l'adesione alle strategie di compliance del 67 per cento rispetto al primo anno di varo di queste innovative misure. In pratica, ha concluso, «salgono tutti gli indicatori di recupero».