19 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Incontro al Quirinale

Evasione fiscale, Mattarella tuona: «Chi evade le tasse sfrutta chi le paga. È una cosa davvero indecente»

Il Presidente della Repubblica: «Senza evasione ci sarebbero più soldi per pensioni e stipendi. Per questo, anche lì il problema è di norme, di interventi, di controlli, di verifiche»

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ROMA - «L'evasione fiscale è l'esaltazione della chiusura in sé stessi, dell'individualismo esasperato. È un problema serio in molti Paesi. Lo è nel nostro. Vi sono Paesi in cui è molto più grave, vi sono Paesi in cui invece il senso civico di ciascuno lo ha quasi azzerato.È un problema grave perché significa ignorare che si vive insieme e che la convivenza significa contribuire tutti insieme, come dice la Costituzione, secondo le proprie possibilità, alla vita comune. Chi evade cerca invece di sottrarsi a questo dovere, di sfruttare le tasse che pagano gli altri per i servizi di cui si avvale. È una cosa, a rifletterci, davvero indecente, perché i servizi comuni, la vita comune è regolata dalle spese pubbliche. Se io mi sottraggo al mio dovere di contribuire sto sfruttando quello che gli altri pagano, con le tasse che pagano. E questa è una cosa di particolare gravità». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo in un incontro al Quirinale alle domande di studenti di alcune scuole secondarie di secondo grado.

Problema di norme e controlli

«L'evasione fiscale - ha aggiunto - è calcolata nell'ultimo documento ufficiale dell'anno passato circa 119 miliardi di euro: una somma enorme. Se scomparisse, le possibilità di aumentare pensioni, di aumentare stipendi, di abbassare le tasse per chi le paga, e così via, sarebbero di molto aumentate. Per questo, anche lì il problema è di norme, di interventi, di controlli, di verifiche - che stanno dando qualche risultato - ma è soprattutto di cultura e di mentalità, di capire che in un'associazione, in una società, in una convivenza, se non si contribuisce tutti allo sforzo comune, c'è chi lo fa con onestà e c'è chi lo fa sfruttando quanto gli altri fanno. E questo non è giusto».

Le scuole presenti all'incontro

All'incontro hanno partecipato: I.I.S. Caterina da Siena e ITAS Giulio Natta di Milano; I.I.S. Montauti Delfico di Teramo; Liceo Artistico Preziotti Licini di Fermo - Porto San Giorgio; Liceo Classico Dante Alighieri di Roma; Liceo Amaldi di Roma; Liceo Scientifico Filippo Silvestri di Portici (NA); I.I.S. Piria di Rosarno (RC); Convitto Cutelli di Catania; delegazioni dei Licei Albertelli, Keplero, Kennedy e Visconti di Roma.