Brexit, Osborne: «Può causare un crollo del 18% sui prezzi degli immobili»
Il monito del ministro britannico arriva dal vertice G7 delle Finanze. Prima di lui, previsioni allarmistiche sul destino dell'economia inglese erano giunte anche dall'OCSE e dal FMI

ROMA - Abbandonare l'Unione europea potrebbe innescare uno shock sui prezzi immobiliari della Gran Bretagna, con una caduta tra il 10 e il 18 per cento. Si tratta dell'ennesimo avvertimento allarmistico, in questo caso giunto dal ministro delle Finanze George Osborne, su quelle che sarebbero le ricadute economiche di un eventuale voto favorevole all'uscita, al referendum che nel Regno si terrà sulla permanenza nell'Ue il 23 giugno prossimo.
Il monito del ministro delle Finanze
Osborne si trova a Sendai, in Giappone, per partecipare al G7 delle Finanze. «Basta parlare con i ministri di Francia, Germania e altri paesi per capire che se lasciassimo l'Unione, volendo accedere al mercato unico dovremmo contribuire al bilancio dell'Ue, accettare la libera circolazione delle persone ma senza - ha sostenuto Osborne - aver modo di dire la nostra su queste politiche».
Previsioni allarmistiche anche dall'OCSE e dal FMI
Nelle ultime settimane sono giunte diverse previsioni allarmistiche da istituzioni internazionali, come Ocse e Fmi, su quelle che sarebbero le ricadute economiche della Brexit. Lo stesso G7 delle Finanze ha avvertito che ne deriverebbero conseguenze negative. Osborne ha ribadito che negoziare un nuovo accordo commerciale con i Paesi dell'Ue sarebbe «estremamente difficile». Un monito in questo caso diretto a coloro che, nel fronte dei favorevoli al «divorzio», sostengono che in caso di Brexit, Londra potrebbe rinegoziare da una posizione rafforzata le sue relazioni con l'Unione.
(con Fonte Afp)
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