In primis negoziati sulla Brexit
L'annuncio a sorpresa del Primo ministro britannico Theresa May delle elezioni anticipate giunge in un momento in cui il Paese si trova ad affrontare una serie di sfide tutte legate a doppio filo alla Brexit
Il discorso della premier prima del voto per il referendum
Il nulla osta dell'assemblea scozzese è arrivato alla vigilia dell'avvio formale delle procedure per l'uscita dall'Unione europea da parte di Londra
Bruxelles: qui tutto pronto
Nove mesi dopo il referendum, la premier britannica Theresa May ha fissato la data per far scattare l'articolo 50 e iniziare le procedure per la Brexit: il 29 marzo.
Politiche europee
La premier britannica Theresa May ha denunciato la ricerca «ossessiva» dell'indipendenza scozzese sottolinea che 3 anni fa volevano un risultato che li avrebbe fatti uscire dall'Unione europea.
Il paese è spaccato e in piazza pro e contro Brexit
I deputati britannici hanno definitivamente aperto la strada alla Brexit. I membri della Camera dei Comuni hanno approvato il breve testo di legge che autorizza la procedura di divorzio dall'Ue
Chiederà nuovo referendum
Per gli scozzesi la scelta tra una "hard Brexit" e l'indipendenza dal Regno Unito avverrà con un referendum che si terrà tra l'autunno del 2018 e la primavera del 2019
Politiche europee
La premier britannica ha convocato a Downing Street i leader di Scozia, Irlanda del Nord e Galles nel tentativo di convincerli a partecipare alla discussione sull'addio all'Ue, senza però concedere che i loro rispettivi parlamenti votino l'accordo finale
Il 62% degli scozzesi ha votato per rimanere in Ue
Regno Unito fuori dall'Europa? Scozia fuori dal Regno Unito. E' questa, in soldoni, l'intenzione dei nazionalisti scozzesi, che dopo la Brexit rilanciano l'idea di divorziare con Londra
Per il leader dell'Ukip l'Italia lascerà prima l'euro
Nigel Farage, leader dell'Ukip e volto della campagna per la Brexit, fa il punto sulla situazione. E 'predice' quali saranno i prossimi Paesi a seguire l'esempio della Gran Bretagna
"Momento più difficile per Gb che per l'Ue"
"Non si può stare a metà dentro e a metà fuori dell'Ue" ha detto l'alto rappresentante per la Politica estera Ue. "Londra ha una responsabilità verso i 440 milioni di europei che restano"
Parla il prof. Gerardo Coco
Ecco perché la Brexit avrà ripercussioni serie anche in ambito geopolitico. A partire dalla Nato, rispetto a cui chi succederà ad Obama avrà un'ulteriore gatta da pelare...
"17 anni fa mi ridevate dietro"
"Voi rifiutate di ammettere che l'appello della Merkel per permettere ai migranti di attraversare il Mediterraneo in direzione Ue abbia prodotto una forte divisione tra Stati e anche all'interno di essi"
Il premier al Senato sul dopo Brexit
Quello che manca oggi è la consapevolezza della gravità della situazione. Io non vorrei che si potesse pensare di far finta di niente o che si potesse immaginare un percorso di riflessione molto lungo" ha detto il premier
Il magma mercatista Ue continua
Il primo dato interessante è che nel dopo Brexi le Borse europee hanno perso quanto guadagnato dal momento dell'omicidio di Joe Cox. Peccato che, a perdere, siano stati i piccoli, cioè noi cittadini comuni
Il 27 Renzi, Hollande e Tusk a Berlino
"Le conseguenze nei prossimi giorni, settimane, mesi e anni dipenderanno in modo cruciale dal modo in cui noi, i 27 stati dell'Ue, ci mostreremo capaci in questa situazione di non tirare conclusioni affrettate"
Juncker ne è convinto
"Il processo di incertezza in cui siamo entrati non deve durare troppo a lungo. Bisogna accelerare le cose" ha detto il presidente della Commissione europea
L'analisi del prof. Acanfora della IULM
Scozia, Irlanda del Nord e Londra per il Remain. Immigrazione, controllo, sovranità, frontiere le parole più usate su Fb da chi sostiene la Brexit
Dopo la vittoria degli indipendentisti
Artur Mas, il presidente uscente secessionista della Catalogna, è già pronto: elezioni costituenti e indipendenza entro 18 mesi. A tremare non è solo Madrid, ma anche Bruxelles. Ecco perché
Sondaggi: indipendenza non sfonderà, ma questione resterà in agenda
A venti giorni dalle elezioni regionali catalane, che il governo uscente intende presentare come un plebiscito sull'indipendenza, il risultato rimane in equilibrio ma una cosa è certa: la questione rimarrà sul tavolo
In Scozia vince il No
Si è concluso lo spoglio dei voti del referendum in Scozia in tutte e 32 le circoscrizioni. Il dato definitivo assegna la vittoria al No all'indipendenza con il 55,3% dei voti. David Cameron aveva promesso che, se avesse vinto il No, avrebbe concesso più poteri a Holyrood.
Referendum scozzese
Dopo la vittoria del No, le conseguenze del referendum scozzese riecheggiano anche in Italia. Per il centrodestra, il tempo del centralismo è finito. Ncd e Lega Nord chiedono che si voti finalmente anche in Veneto, per procedere sulla strada del federalismo. Giorgio Tonini del Pd ribatte che la sconfitta del secessionismo è una buona notizia, ma non bisogna sottovalutare i malumori popolari.
Scozia: vince il No
Il presidente uscente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha accolto il «no» all'indipendenza della Scozia come una decisione «buona per l'Europa». Ha affermato: «Accolgo con gioia la decisione del popolo scozzese di mantenere l'unità del Regno Unito. Il risultato è positivo per l'Europa unita, aperta e più forte che sostiene la Commissione europea».
Tltro: un insuccesso
Una mezza delusione la prima asta Bce per i finanziamenti Tltro. Le banche non hanno fatto la corsa per aggiudicarsi la liquidità messa a disposizione dall'Eurotower a lungo termine (scadenza nel 2018) e a tassi molto bassi (0,15% l'anno). Secondo gli analisti ha influito il referendum scozzese.
Yes Scotland
Una delegazione della Lega Nord è volata a Edimburgo in attesa del risultato elettorale. «A prescindere dal risultato, è la festa della democrazia. A differenza di noi italiani, loro possono scegliere«.
Referendum Scozia
In passato, la Commissione (e in particolare il suo presidente uscente, José Manuel Barroso) ha detto chiaramente che uno Stato secessionista staccatosi da un paese membro non potrebbe continuare a far parte dell'Ue come se niente fosse, e dovrebbe richiedere l'adesione e sottoporsi ai negoziati per ottenerla, come qualunque altro candidato.