19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Scozia: vince il No

Barroso: «E' una buona notizia per tutti noi»

Il presidente uscente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha accolto il «no» all'indipendenza della Scozia come una decisione «buona per l'Europa». Ha affermato: «Accolgo con gioia la decisione del popolo scozzese di mantenere l'unità del Regno Unito. Il risultato è positivo per l'Europa unita, aperta e più forte che sostiene la Commissione europea».

EDIMBURGO - La Scozia ha detto No all'indipendenza. E il risultato è stato più netto delle previsioni con il 55% dei voti contrari e il 45% a favore: «Con 30 circoscrizioni su 32 il fronte del No ha raccolto 1.877.252 voti, mentre quello del Sì ha ottenuto 1.512.688 voti», ha indicato la Bbc poco dopo le 7 di stamattina. Altissima l'affluenza alle urne, che ha toccato l'85%.

 BARROSO: BUONA NOTIZIA PER L'UE - Il presidente uscente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha accolto il "no" all'indipendenza della Scozia come una decisione «buona per l'Europa». Ha affermato: «Accolgo con gioia la decisione del popolo scozzese di mantenere l'unità del Regno Unito. Il risultato è positivo per l'Europa unita, aperta e più forte che sostiene la Commissione europea", ha indicato Barroso.  

PRONTI A  DIALOGARE CON LA SCOZIA - «Saluto la decisione del popolo scozzese di mantenere l'unità del Regno Unito. É un buon risultato per l'Europa unita, aperta e più forte che la Commissione europea sostiene», si legge in una dichiarazione pubblicata oggi a Bruxelles. La Commissione europea ha accolto con favore, continua Barroso, «il fatto che durante il dibattito negli ultimi anni il governo e il popolo scozzese hanno ripetutamente riaffermato il loro impegno europeo». L'Esecutivo comunitario, ha concluso Barroso, «continuerà a impegnarsi in un dialogo costruttivo con il governo scozzese nelle aree di sua competenza, che sono importanti per il futuro della Scozia, e in particolare le politiche di crescita e occupazione, energia, cambiamento climatico e ambiente, e la 'smarter regulation'», ovvero il miglioramento delle normative Ue per renderle più efficaci.

RAJOY: MOLTO FELICE DEL NO - Il governo spagnolo è «molto felice» del «no» della maggioranza degli scozzesi all'indipendenza dal Regno Unito: lo ha affermato oggi il premier conservatore spagnolo Mariano Rajoy, fermamente opposto alla consultazione popolare simile a quella scozzese che il governo regionale della Catalogna vorrebbe organizzare per il prossimo 9 novembre. «Siamo molto contenti che la Scozia resti con noi", ha detto Rajoy in un messaggio video, alludendo allo status di membro dell'Unione europea della Scozia in quanto parte della Gran Bretagna. In caso di vittoria del Sì, infatti, uno dei principali problemi per il nuovo stato scozzese indipendente sarebbe stato come negoziare la sua ri-adesione all'Ue, che andrebbe accettata all'unanimità dagli Stati membri: oltre all'incertezza sulla posizione di Londra in proposito, Madrid era una delle capitali che certamente avrebbero opposto il veto, per scoraggiare il sentimento indipendentista in Catalogna e fissera un precedente in cui uno stato secessionista restasse fuori dell'Unione.

SCHULZ: SONO SOLLEVATO - Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz si è detto «sollevato» dall'esito del referendum in Scozia, dove ha prevalso il No all'indipendenza dal Regno Unito. In un'intervista alla radio tedesca Deutschlandfunk, Schulz ha affermato: «Lo confesso: il risultato mi dà sollievo».