Secondo il ministro alla Sicurezza britannico, Ben Wallace, Daesh si starebbe preparando a usare armi chimiche in Europa per aumentare il numero delle vittime durante gli attentati
Anis Amri era tunisino, ma è in buona compagnia. Perché il Paese che ha visto la primavera araba più promettente nella regione è anche quello che produce più jihadisti
Gli attacchi di venerdì in Tunisia, Francia e Kuwait, per l'Isis, sono stati una trovata pubblicitaria, e pure a basso costo. E noi, ancora una volta, siamo caduti nella trappola. Perché anziché dare attenzione ai carnefici (assecondando la loro strategia), dovremmo darla (concretamente) alle vittime. Anche a quelle più lontane da noi
A pochissimi giorni dall'anniversario della proclamazione del Califfato, l'Isis ha celebrato la ricorrenza a modo suo. I tre attentati di venerdì hanno sconvolto tre Paesi apparentemente diversi tra loro, ma in realtà tutti e tre, per ragioni diverse, importanti obiettivi dello Stato islamico
Almeno 5.000 persone, tra cui numerosi deputati e dirigenti dell'opposizione laica, si sono radunate poco dopo la rottura del digiuno del ramadan in un sit-in notturno per chiedere le dimissioni del governo e lo scioglimento della costituente dominata dal partito islamico Ennahda
I Militari volevano rimanere al potere, come in Egitto: C'era una rivoluzione. Nello stesso tempo stava succedendo altro: un colpo di stato
In programma un monumento e il ritratto dell'ambulante Mohamed Bouazizi. Il sollevamento popolare di dicembre 2010/gennaio 2011 ha provocato 300 morti, secondo le stime dell'Onu
Per l'esponente del Pd dalle prossime elezioni può uscire una pericolosa frantumazione politica
Sito israeliano cita «fonti certe»: l'ex rais tunisino sarebbe morto solo. Non un solo membro della sua famiglia si sarebbe degnato di venirlo a visitare
In precedenza era stata chiesta l'abolizione delle case chiuse
Il Ministro degli Esteri: «Se paragonato all'Italia l'impegno europeo non è molto»
Il Presidente tunisino deposto avrebbe avuto un ictus, ma nessuna conferma. All'inizio del mese l'Unione Europa ha congelato i beni dell'ex Presidente
Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio: «La rivolta dimostra che tutta l'area è in fermento»
E precisa: «Non sono un Khomeini», non voglio instaurare sharia. Ciò di cui la Tunisia ha bisogno oggi è la libertà, un'autentica democrazia
«Riavviare immediatamente dialogo e garantire la libertà con una maggiore integrazione economica della regione per un accresciuto benessere della popolazione»
Varata una legge d'amnistia che verrà applicata anche ad islamisti di Ennahdha
«Presenterò la mia candidatura», ha dichiarato Marzouki, leader del Congresso per la Repubblica(CPR)
Il paese comincia a voltare pagina dopo l'era del regime Ben Ali. Al Governo anche il blogger anti rivolta
L'opinione pubblica e l'opposizione attaccano il Ministro degli Esteri Alliot-Marie
Il Premier Ghannouchi ha detto ieri che è stato raggiunto un accordo con le forze di opposizione. Scontri ieri sera tra l'esercito e i fedelissimi di Ben Ali