19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Tunisia

Ben Ali come Mubarak, per i media sarebbe in coma

Il Presidente tunisino deposto avrebbe avuto un ictus, ma nessuna conferma. All'inizio del mese l'Unione Europa ha congelato i beni dell'ex Presidente

TUNISI - E' uno strano destino quello che unisce Zine el Abidine Ben Ali e Hosni Mubarak, i presidenti deposti di Tunisia ed Egitto. Entrambi costretti a lasciare il potere, a seguito di enormi manifestazioni di massa nei rispettivi paesi, i due ex capi di Stato avrebbero accusato gravi problemi di salute, che ne metterebbero a rischio la vita. Almeno stando alle indiscrezioni circolate sulla stampa. Perché di conferme ufficiali, ovviamente, non c'è traccia.

E' di oggi, infatti, la notizia che anche Ben Ali, come Hosni Mubarak, sarebbe entrato in stato di coma. Secondo alcune indiscrezioni che circolano da questa mattina, il presidente tunisino deposto avrebbe avuto un ictus. A quanto si apprende dal sito «Wediaz», citato da African Manager, Ben Ali sarebbe stato trasportato all'ospedale «Re Faisal» di Riad, domenica mattina.
D'altra parte, lunedì, era stato invece il quotidiano egiziano Al Masry al Youm ad annunciare che il presidente egiziano deposto Hosni Mubarak era in coma. Le sue condizioni, secondo il quotidiano saudita Asharq al-Awsat, si sarebbero aggravate e l'annuncio della sua morte potrebbe arrivare presto. «Chiede alla persone che lo circondano di lasciarlo morire nel suo Paese e credo sia solo una questione di tempo», ha spiegato un ex funzionario del regime.

Intanto, si è appreso oggi che le banche tunisine hanno finanziato le aziende della famiglia di Ben Ali con 1,3 miliardi di euro, di cui 224 milioni senza alcuna garanzia di rimborso. I finanziamenti - il 5% del totale dei prestiti concessi dal settore bancario del Paese - riguardano 182 aziende di proprietà delle famiglie di Ben Ali, della moglie Leila Trabelsi e di altre persone a loro legate.
All'inizio del mese l'Unione Europa ha congelato i beni dell'ex Presidente e di altre 46 persone a lui prossime, così come la Svizzera secondo le cui autorità gli attivi di Ben Ali ammontano a «decine di milioni di franchi svizzeri».