Il dubbio del Milan su Raiola
I rinnovati ed ottimi rapporti fra il procuratore ed il club rossonero conducono ad un interrogativo sull’agente: risorsa o pericolo?

MILANO - Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando il Milan e Mino Raiola erano in forte conflitto, da quell’estate del 2017 quando il complicato rinnovo di Gianluigi Donnarumma portò ad un violento scontro fra il procuratore del portiere e l’allora direttore sportivo rossonero Massimiliano Mirabelli. Le cronache parlano di sedie scaraventate a terra, di un Mirabelli furibondo con Raiola e di un prolungamento di contratto in alto mare, al punto che il Milan aveva bloccato già Mattia Perin per coprire il vuoto fra i pali lasciato da un Donnarumma ormai prossimo alla cessione. Tempi lontani, si diceva, perché oggi i rapporti fra le parti sono notevolmente migliorati e tornati cordiali come quando al Milan c’era Adriano Galliani.
Intesa
Rapporti talmente cordiali che né il Milan e né l’agente sembrano preoccupati, ad esempio, dei rinnovi di contratto ancora da ridiscutere per elementi importanti della rosa, quali lo stesso Donnarumma (scadenza 2021), Giacomo Bonaventura ed ultimo Alessio Romagnoli, appena entrato a far parte della scuderia di Raiola. I dialoghi fra le parti sono buoni e cortesi, il club ed il procuratore lavorano sottotraccia con la convinzione di giungere ad un accordo che soddisfi tutti e senza affrettare particolarmente i tempi, soprattutto per il portiere campano che ha ancora una stagione e mezzo per conciliare il prolungamento del patto economico col Milan.
Pericoli
Ma Mino Raiola e la società rossonera vanno d’amore e d’accordo a tal punto da non temere alcun tiro mancino reciproco? Forse sì, ma a qualche tifoso milanista sta sorgendo un dubbio: il procuratore, che sta lavorando ad esempio anche per riportare Zlatan Ibrahimovic a Milanello abbassando pure qualche pretesa economica di troppo e nonostante il pressing di altri club, quando e come presenterà il conto ai dirigenti? Si teme, in particolar modo, che Raiola stia agevolando il possibile ritorno dello svedese ed il rinnovo di Bonaventura (che dopo il grave infortunio e la soglia dei trent’anni vicina ha poco mercato) per poi poter portare via Donnarumma in estate senza avere troppi bastoni fra le ruote.
Strategie
Mollare il piatto più piccolo oggi per avere la pietanza migliore domani, perché Raiola non fa mai niente per niente, non agisce mai coi sentimenti ed il rischio, complici anche le esigenze economiche del Milan, è che a giugno l’agente presenti un computo salatissimo dopo qualche agevolazione invernale. Donnarumma, 21 anni a febbraio, è forse ad oggi il pezzo forte del calciomercato internazionale assieme a Mbappé, ed anche a fronte di un rinnovo contrattuale col Milan, le pretendenti alla porta di Raiola e dei rossoneri non mancheranno, Paris Saint Germain in testa. Ecco perché la dirigenza milanista, in fase di dialogo col procuratore, dovrà chiarire progetti, traguardi ed intenzioni, provando a giocare a carte scoperte con uno dei principi del tavolo da gioco.