Paquetą e Pedro: Kaką in missione per conto del Milan
Il club rossonero ha messo gli occhi su due classe 1997 gią molto apprezzati in Brasile. Il futuro dirigente Kaką alla sua prima missione da collaboratore di Leonardo e Maldini.
MILANO - Ha salutato Milanello dopo aver dispensato sorrisi, abbracci e consigli a tutti, ma soprattutto aver garantito sulla bontà della scelta di Gattuso allenatore e sulla sua volontà di tornare presto in Italia, magari con un ruolo più istituzionale all’interno del Milan.
Nel frattempo però quelli che potrebbero diventare presto i suoi colleghi, partner, collaboratori, chiamateli come volete, cioè Leonardo e Maldini, hanno assegnato a Ricardo Kakà i compiti per le vacanze da svolgere con cura ed attenzione in vista dei prossimi esami milanesi.
È con questa istantanea che si può fotografare l’attuale rapporto in essere tra l’ex fantasista rossonero con la società nella quale è diventato il più forte calciatore del mondo.
Quanta concorrenza
Come potrebbe tradursi in pratica il primo incarico del dirigente in prova Kakà è presto detto. Nel mirino del nuovo Milan americano sono finiti due giovanotti di belle speranze e tanto talento: Lucas Tolentino Coelho de Lima, noto semplicemente come Lucas Paquetá, e Pedro Guilherme Abreu dos Santos, meglio noto come Pedro, e il compito di Ricky sembra essere quello di sondare il terreno e iniziare a preparare il terreno in attesa di sferrare l’offensiva vincente per portare i due ragazzi al Milan.
Entrambi classe 1997, si sono già messi in luce nel campionato brasiliano, Paquetà con la maglia del Flamengo, Pedro con la Fluminense, ed è per questo che su di loro si sono già concentrate le attenzioni del gotha del calcio mondiale: Real Madrid, Barcellona, Paris Saint Germain, oltre alle italiane Juventus e Roma.
La missione di Kakà
Ecco la ragione per cui oltre a preparare solidi argomenti dal punto di vista finanziario (il talento, sarà necessario motivare i due calciatori, a cui poi spetterà la decisione definitiva. Ed è per questo che Kakà, uno che è arrivato in rossonero più o meno nelle condizioni attuali di Paquetà e Pedro, per poi issarsi sul tetto del mondo conquistando il Pallone d’Oro nel 2009, rappresenta la persona più adatta per mettere a punto questa capillare opera di convincimento.
La clausola
I due ragazzi brasiliani, Paquetà un trequartista e all’occorrenza anche centrocampista centrale, Pedro invece una punta centrale di fisicità e potenza, hanno un tratto in comune: entrambi i club li hanno vincolato con una clausola rescissoria di 50 milioni di euro. Una cifra decisamente al di sopra dell’attuale valore dei calciatori che ha naturalmente - al momento - frenato ogni offensiva dall’Europa.
Il rischio per il Milan è che se la crescita esponenziale dei due osservati speciali di Leonardo e Kakà dovesse continuare con questa velocità, qualche club continentale (si sussurra che il Psg ci stia già concretamente pensando per Paquetà) possa fare la mossa decisiva e pagare l’intera clausola. Ragion per cui la dirigenza rossonera dovrà essere abile a blindare i due facendogli assaporare il profumo e il fascino della storia rossonera. Quello si, davvero irresistibile per chiunque.