27 agosto 2025
Aggiornato 20:00
Calcio | Nazionale

Il nuovo Milan di Gattuso: una certezza, una scommessa e lo zampino di Berlusconi

Nel corso della conferenza stampa di presentazione, il neo allenatore rossonero ha spiegato come sarà il suo Milan, partendo da una base solida (la difesa a 3) e una possibile scommessa in avanti: l’impiego dello spagnolo Suso nell’insolita posizione da trequartista centrale. Dopo la telefonata con Berlusconi, una scelta che ha dell’inquietante.

Gattuso festeggia all'Olimpico l'ultimo scudetto vinto dal Milan, era il 2011
Gattuso festeggia all'Olimpico l'ultimo scudetto vinto dal Milan, era il 2011 Foto: ANSA

MILANO - «Oggi è un giorno importante per me e mi spetta una grandissima responsabilità, ma non vedo l’ora di allenare questi giocatori, ci sono 16 nazionali, con un’età media di 23 anni. Abbiamo margini di miglioramento enormi». Con queste parole Rino Gattuso si è presentato al popolo rossonero nella conferenza stampa più social di tutte quelle mai organizzate dalla dirigenza di via Aldo Rossi. Perchè indubbiamente attorno all’ormai ex allenatore della Primavera rossonera c’era e permane un’enorme curiosità. Frutto della straordinaria ed indimenticabile storia di Gattuso con questa maglia, ma soprattutto del pessimo momento vissuto attualmente dalla squadra e dell’assoluta necessità di cambiare un trend ormai inaccettabile.

72 punti a disposizione
Lui non si schermisce, non sbandiera arroganza da quattro soldi ma non parte battuto, neppure nella corsa Champions, che oggettivamente appare piuttosto complicata: «Questa squadra può fare di più, noi oggi dobbiamo diventare squadra. Dobbiamo scendere in campo e saper soffrire, coprire bene il campo e non prendere le ripartenze. Dare l'impressione di essere squadra, serve uno spirito battagliero. Per il resto non guardo la classifica, dobbiamo guardare alla sfida di Benevento come a una finale di coppa del Mondo. Ci sono 72 punti a disposizione e tutto può succedere».

Difesa a 3
Ma come sarà il nuovo Milan di Gattuso? È questa la domanda che riecheggia con maggiore insistenza tra giornalisti e addetti ai lavori: «Io ho la mia metodologia - chiarisce Rino -, per il resto dipende da come stanno i ragazzi. Di sicuro giocheremo con i tre dietro e quattro centrocampisti in linea. Per quanto riguarda gli attaccanti possiamo giocare con i tre davanti, oppure con un centravanti e due trequartisti o ancora due punte e un fantasista. Abbiamo dei concetti chiari, di tempo e spazio, dobbiamo lavorare su questi concetti». 

Suso trequartista
E allora proviamo a disegnarlo questo nuovo Milan, con Donnarumma in porta; Zapata o Musacchio, Bonucci e Romagnoli in difesa; Kessiè, Biglia, Montolivo e Rodriguez in mezzo al campo; e attenzione alla sorpresa lì davanti: «Mi incuriosisce molto Suso e il suo modo di giocare. Si dice possa esprimersi al meglio solo se gioco da punta esterna, ma io non ne sono convintissimo». Tradotto per i meno esperti di tattica, attenzione ad un possibile impiego dello spagnolo nella posizione di trequartista centrale dietro le due punte. A questo proposito riecheggia inquietante la lunga telefonata intercorsa ieri pomeriggio tra Silvio Berlusconi, il principale promotore del 4-3-1-2, e il nuovo allenatore rossonero. Che ci sia lo zampino dell’ex presidente nel nuovo Milan di Gattuso?