27 agosto 2025
Aggiornato 18:00
Calcio - Serie A

Trambusto Milan: la lunga giornata di Jack e Gigio

Giornata delicata in casa Milan. Da un lato le notizie dalla Finlandia sull’intervento a Bonaventura (stagione finita) che costringono Montella a trovare nuove risorse e nuove idee per la squadra; dall’altro la gestione dell’irrefrenabile Raiola, unico vero limite alla crescita definitiva di Gigio Donnarumma.

MILANO - È tempo di riflessioni in Casa Milan. Intanto c’è da capire come ammortizzare il colpo del ko di Jack Bonaventura, operato oggi in Finlandia e costretto a chiudere in anticipo la stagione. Il professor Sakari Orava, assistito dal responsabile sanitario del Milan dottor Rodolfo Tavana, ha provveduto oggi a dare una sistemata alla preziosa gamba del fantasista rossonero, ingiuriata dal distacco completo del tendine del lungo adduttore sinistro dall’osso e dal distacco parziale dei tendini di obliquo esterno ed interno che sono stati anch’essi ancorati all’osso. Una descrizione da ER-medici in prima linea che fa anche piuttosto impressione, ma oggi la preoccupazione di tutto il mondo rossonero è una sola: come fare a gestire l’assenza dell’unico vero insostituibile della rosa del Milan?

AAA soluzione cercasi

Abbiamo già detto dell’urgenza di scoprire la migliore versione dei nuovi acquisti Delofeu e Ocampos, principali indiziati a rilevare ruolo e competenze del funambolico Bonaventura, ma richiamati pesantemente all’ordine da Vincenzo Montella oggi sono anche tutti i centrocampisti rossoneri che finora hanno vivacchiato all’ombra di «Jack-risolvo problemi».

Parliamo naturalmente dei vari Bertolacci, Sosa, Mati Fernandez, Poli e perfino il Pasalic deludente delle ultime partite, che finora hanno dato talmente poco alla causa da suscitare la vera domanda da un milione di dollari: ma chi ce li ha mandati?

Ad oggi l’unica speranza dei tifosi rossoneri è che Montella riesca a spremere il meglio da questa schiera di panchinari, veri o presunti, altrimenti il sogno Europa è destinare a sciogliersi come un ghiacciolo nel deserto.

Da quale pulpito

Ma non è questa l’unica questione delicata da risolvere tra il Portello e Milanello. C’è infatti da gestire quel fiume in piena di Mino Raiola, sempre più incontinente quando si tratta di gettare benzina sul fuoco rossonero. Non abbiamo fatto in tempo a elaborare l’assurdità di tutte le dichiarazioni rilasciate ieri dall’ex pizzaiolo italo-olandese («Se volete che Donnarumma venga ceduto, basta dirlo») che oggi è tornato alla carica. Stavolta però con una variazione sul tema che ha lasciato sbalorditi: «Di Gigio parlo poco (e meno male!!! ndr.) perché il ragazzo deve essere lasciato in pace, ma adesso ho deciso di non parlarne proprio più. Lui ha un grande futuro davanti, deve crescere, fare ancora tanta strada e io non voglio sbagliare stressando il giovane talento italiano. Dovete lasciarlo in pace».

Da quale pulpito verrebbe da dire. Il giorno che sarà chiaro a tutti, specialmente al diretto interessato, che l’unico vero problema di Gianluigi Donnarumma ha le sembianze paffute e un po’ strafottenti di Mino Raiola, niente e nessuno potrà più ostacolare la scalata di Gigio al trono di miglior portiere del mondo da qui ai prossimi 20 anni. Possibilmente con la maglia del Milan sulle spalle.