Il Milan guarda al futuro: il sogno è Ibra, il pericolo è Bacca
Grandi manovre in via Aldo Rossi: l’ad rossonero Galliani è al lavoro per migliorare la qualità della rosa e il primo nome a venir fuori è stato ancora una volta quello di Ibrahimovic, da sempre legato ai colori rossoneri. Ma inizia a farsi largo il timore di perdere Bacca, monitorato con attenzione da Chelsea e Bayern.
MILANO - Com’è, come non è, ad ogni appropinquarsi dell’estate il primo nome che viene fuori per il mercato del Milan è sempre lo stesso: Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha lasciato a Milanello un pezzo di cuore, mentre i tifosi rossonero l’hanno perso per intero quando lui è andato via, venduto ai petroldollari dello sceicco Hamad bin Khalifa Al Thani nell’ormai lontana estate del 2012. Inevitabile che la rincorsa tra il centravanti svedese e il club di via Aldo Rossi continui immutabile, malgrado il rapido scorrere del tempo.
Ibra sfiorato la scorsa estate
La scorsa estate ci siamo andati vicini, o forse nemmeno poi così tanto, ma il sogno di rivedere Ibracadabra con la maglia rossonera è stato cullato a lungo dai tifosi, costretti poi a consolarsi con un altro ritorno a casa: quello di Mario Balotelli, che più che un sogno si è rivelato un incubo.
L’anno passato però l’attaccante era ancora sotto contratto con il PSG mentre da giugno sarà libero di accasarsi con chi gli pare. Il suo manager factotum Mino Raiola ha già iniziato a perlustrare l’intero mondo del calcio in cerca della collocazione più idonea per il suo assistito, sia dal punto di vista commerciale che professionale. E, considerata l’amicizia ormai indissolubile tra l’ex pizzaiolo italo-olandese e Adriano Galliani, un qualche ragionamento sul riportare Ibrahimovic al Milan lo starà facendo anche SuperMino.
Ultimo anno con il Psg
Interpellato al termine del match di Champions League vinto dal Paris Saint Germain contro il Chelsea, Zlatan ha risposto in maniera sibillina: «Mi rimangono altri tre mesi qui e poi vedremo…», non ammettendo nulla ma nello stesso tempo non escludendo nulla. Legittimo pensare che il quasi 35enne svedese non disdegnerebbe un ritorno al Milan, specialmente se nel frattempo Sinisa Mihajlovic fosse riuscito nell’intento di portare i rossoneri alla prossima edizione della Champions League.
Il sogno: una coppia Ibra-Bacca
Magari continuando a contare sui gol di Carlos Bacca, sempre più elemento imprescindibile del Milan vincente di queste ultime settimane. Il colombiano timbra il cartellino con una regolarità impressionante, è già arrivato a 13 reti in campionato (quasi tutte decisive) e si sta affermando come uno degli attaccanti più decisivi della nostra seria A. Pensate che coppia da favola verrebbe fuori tra Ibrahimovic e Bacca.
Pericolo Ancelotti
Il rischio è che una suggestione tanto esaltante per i tifosi rossoneri possa rimanere tale. Intanto perché non è poi così scontato che Zlatan decida di accettare una notevolissima riduzione di stipendio (attualmente viaggia sui 12 milioni l’anno), ma soprattutto perché le straordinarie prestazioni del bomber colombiano del Milan sembrano aver stregato alcuni club illustri del calcio continentale. In primis il Chelsea, non soddisfatto del rendimento di Diego Costa, il quale a sua volta potrebbe tornare all’Atletico Madrid. E poi il Bayern Monaco, già molto attivo in previsione di un addio di Lewandowski (anche lui probabile nuovo arrivo a Madrid, ma stavolta sponda Real). La dirigenza dei campioni di Germania pare aver individuato in Carlos Bacca il sostituto ideale. E proprio su suggerimento di Carlo Ancelotti, prossimo tecnico dei bavaresi, che già ai tempi del Real Madrid aveva provato a mettere le grinfie sul colombiano, prima di venire licenziato impunemente da Florentino Perez.
Bacca: «Io voglio restare al Milan»
A tranquillizzare l’universo rossonero ha provveduto lo stesso centravanti colombiano con parole inequivocabili: «Io sono felice qui al Milan - le dichiarazioni rilasciate a Mediaset -, lo vedete ogni giorno. Mi godo l'affetto dei tifosi, la mia famiglia sta bene qui e mi riempe di felicità l'affetto della gente». Basterà questa dichiarazione d’amore di Carlitos a regalare sonni tranquilli al popolo milanista?