31 luglio 2025
Aggiornato 00:00
Prima apparizione in pista del 2016

Ferrari, iniziano i test col «trucco»

Oggi e domani la Scuderia (insieme solo a McLaren e Red Bull, ma senza la Mercedes) è in pista a Le Castellet per provare le gomme da bagnato Pirelli. E, in gran segreto, anche degli aggiornamenti al software elettronico

LE CASTELLET – È cominciato ufficialmente oggi il 2016 della Formula 1. Alle 10 di questa mattina, è scesa sul circuito francese del Paul Ricard la prima monoposto per il primo test collettivo di quest'anno: la Ferrari di Kimi Raikkonen, cui domani darà il cambio il suo compagno di squadra Sebastian Vettel. Dieci secondi dopo è toccato alla McLaren e poi alla Red Bull: sessioni di dieci giri a testa, intervallate da pause di mezz'ora. Ufficialmente le prove sono state chieste dalla Pirelli per mettere alla frusta le nuove gomme da bagnato (il tracciato è stato infatti inondato da irrigatori artificiali e autobotti durante tutta la mattinata) e solo queste tre squadre sono state invitate. Fin dall'inizio, però, ha fatto discutere l'assenza più illustre: quella dei campioni del mondo della Mercedes.

Girano solo gli inseguitori
A voler essere maligni, infatti, non si può non notare che le tre squadre scelte sono tutte rappresentanti dei motoristi che inseguono le frecce d'argento: oltre a Ferrari, Honda per la McLaren e Renault (benché marchiato Tag Heuer) per la Red Bull. Per evitare accuse di favoritismo, il gommista italiano si è dunque immediatamente affrettato a precisare, con una lettera ufficiale inviata alle squadre, che i team sarebbero scesi in pista con le vetture dell'anno passato, senza nemmeno un componente delle future creature che verranno svelate di qui a qualche settimana: il tutto sotto il rigoroso controllo dei tecnici Pirelli e della Federazione internazionale dell'automobile. Ed in effetti a scendere in pista stamattina è stata la SF15-T, la macchina che ha vinto tre Gran Premi l'anno passato.

Elettronica sotto il miroscopio
Ma il vero segreto della Ferrari in questa due giorni di test francese non sta nell'auto, bensì in ciò che c'è dentro: il software elettronico. Fonti vicine a Maranello, infatti, giurano che gli ingegneri approfitteranno dei giri a disposizione tra oggi e domani per raccogliere dati fondamentali su due aspetti: il controllo della trazione e soprattutto la gestione della batteria del propulsore ibrido, con particolare attenzione al recupero di energia e dunque alla sua ricarica. Guarda caso, alcuni tra quegli elementi su cui la Mercedes aveva un vantaggio superiore all'inizio della stagione 2015 e sui quali si è concentrato il lavoro del Cavallino rampante nel corso degli ultimi dodici mesi, fino a riuscire a ridurre notevolmente il distacco. Oggi, queste prove a Le Castellet (insieme a quelle della settimana scorsa a Fiorano, ufficialmente organizzate solo per fare delle riprese video a beneficio degli sponsor) offrono dunque l'occasione ideale per valutare gli ultimi e decisivi sviluppi studiati in officina su questo fronte. Un piccolo ma prezioso regalo giunto a Maranello direttamente dai vertici della Formula 1. Che, del resto, sono i primi a voler tirare la volata alla rossa: del monopolio Mercedes, infatti, si sono ormai ampiamente stufati anche loro.