E nel duello italiano Andrea Iannone batte Vale
Sorpassi da vero campione e risposte grintose agli attacchi di Rossi: così il ducatista azzecca «una delle mie migliori gare in MotoGP» e riporta sul podio la Desmosedici GP15. A spese del Dottore, che però si consola con la vittoria di Marquez
PHILLIP ISLAND – Stavolta il migliore dei piloti italiani non si chiama Valentino Rossi, ma Andrea Iannone. Il Gran Premio d'Australia è stato solo il secondo in stagione in cui il Dottore non è riuscito a salire sul podio, e a negargli questa soddisfazione è stato proprio il ducatista. I due connazionali si sono dati battaglia freneticamente all'ultimo giro: Valentino ha tentato il sorpasso in staccata alla curva Mg, ma Iannone gli ha risposto senza timori reverenziali. E, al termine di una gara in cui è riuscito a lottare ad armi pari con i big, ha riportato la sua Ducati sul tanto sospirato podio. «È stata un'ottima gara, la mia, una delle mie migliori in MotoGP – esulta il centauro di Vasto – Certo, non ho vinto, ma le battaglie con Vale e con Marquez, e all'inizio anche con Lorenzo, sono state incredibili (compreso un doppio sorpasso su Rossi e Marquez da vero campione, ndr). Nei primi giri avevo grosse difficoltà in frenata e Marc mi superava ogni volta alla curva 4 e alla curva 10, perché in staccata era più forte. Ma io ho dato il massimo per seguire lui e Vale e cercare di rimontare il distacco da Jorge. Questa Ducati è velocissima sul rettilineo e mi ha aiutato nella lotta: ad ogni giro riuscivo a superare uno dei miei avversari proprio sul dritto. Sono felice». Non è mancato anche un brivido al secondo giro: Iannone ha centrato un gabbiano alla Lukey Heights e solo la fortuna ha impedito che l'incidente avesse per lui conseguenze più gravi. «Mi aspettava per il bacio, ma gli ho detto di aspettare che la gara fosse finita – ha scherzato – Meno male che si è alzato in volo mentre stavo arrivando, altrimenti lo avrei colpito con la ruota anteriore e di sicuro sarei caduto».
Marquez, trionfo inaspettato
Se Jorge Lorenzo ringrazia Iannone per avere negato il podio a Valentino, Rossi può consolarsi con la vittoria di Marc Marquez, che proprio all'ultimo giro ha scavalcato il dominatore della gara 'Por Fuera'. Un risultato totalmente inatteso, se si pensa che a due soli giri dalla fine il campione del mondo uscente era appena in quarta posizione, invischiato nella lotta proprio con Rossi e con Iannone. «Durante la gara, la temperatura era altissima – racconta il pilota spagnolo – E, se iniziavo a spingere, era difficile tenere il ritmo, perché l'anteriore si muoveva molto. Quando Jorge per la prima volta ha guadagnato un po' di vantaggio, ho provato a recuperare, ma poi surriscaldavo la gomma anteriore e il rischio era troppo. Perciò ho pensato: 'Ok, devo raffreddarla, altrimenti perderò la gara'. E l'ho raffreddata, ma troppo. Temevo di avere perso di nuovo questo Gran Premio: invece ci ho creduto, ho lottato con Andrea e Valentino, e all'ultimo giro ho spinto al 100%, come se fossi in qualifica. Non pensavo di poter raggiungere Jorge, ma ho spinto, spinto, spinto e ce l'ho fatta. Sono felicissimo per la mia prima vittoria in MotoGP su questa pista, una delle mie preferite». E, in carriera, le vittorie del due volte iridato salgono a quota 50.