20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
MotoGP | Giappone

Nemmeno l'infortunio ferma Lorenzo. Vale: «Brutta sorpresa»

«Por Fuera» supera anche il dolore della spalla dislocata dominando entrambe le prove libere del venerdì del Gran Premio del Giappone. Rossi è solo ottavo, dietro anche a Honda e Ducati: «Sarà un weekend molto difficile», prevede

Jorge Lorenzo su Yamaha
Jorge Lorenzo su Yamaha Foto: ANSA

MOTEGI - Se non avessimo ricevuto la notizia della sua caduta dalla minimoto di sabato scorso, vedendolo volare sulla pista di Motegi oggi in sella alla sua Yamaha sarebbe stato impossibile immaginare che Jorge Lorenzo ha la spalla sinistra dislocata. Nemmeno l'infortunio, infatti, è bastato a fermare un 'Por Fuera' in stato di grazia, che dalla pausa estiva in poi è sempre stato il più veloce di tutti, almeno in condizioni di asciutto. «Sono sorpreso di quanto sono andato veloce oggi, perché la spalla in realtà non è in condizioni ideali – ammette il maiorchino – Ma nonostante l'infortunio sono molto veloce e costante, e credo che se fossi stato fisicamente a posto sarei andato ancora più forte. La moto funziona benissimo e su questa pista ho il massimo vantaggio sui miei rivali».

Rossi in crisi

E se perfino il diretto interessato non si aspettava di essere così competitivo, figuratevi quanto sono sorpresi i suoi rivali. A partire da Valentino Rossi, crollato dal terzo posto della sessione del mattino all'ottavo del pomeriggio. Sul giro secco la distanza tra i due piloti della Yamaha è stata di ben otto decimi: un'infinità, specialmente nella seconda metà del circuito. Sul passo gara il divario sembra più contenuto, ma comunque a favore di Lorenzo. «Con la gomma dura mi trovavo a mio agio – racconta il Dottore – Quando ho montato la morbida, mi aspettavo di guadagnare da mezzo secondo a un secondo, ma non è successo. È stata una brutta sorpresa e mi fa capire che non siamo a posto con l'assetto: la moto non è equilibrata e usura troppo la gomma posteriore. Jorge, invece, va molto forte, anche sul ritmo gara, e sembra al 100% anche per quello che riguarda la condizione fisica. Di sicuro sarà molto difficile batterlo, ma ci dovremo provare».

Honda e Ducati si mettono in mezzo

Ma il compagno-rivale, staccato di 14 punti in classifica mondiale, non è che uno dei piloti da cui il campione di Tavullia si dovrà guardare questo fine settimana. Innanzitutto ci sono le Honda: «Pedrosa va forte, sembra che Marquez abbia sofferto un po' con la mano ma comunque è veloce anche lui», fa le carte Valentino. E in effetti Dani ha chiuso secondo, pur lamentando una RC213V «complicata da guidare, specialmente in entrata e uscita di curva: è dura trovare il giusto compromesso di assetto». Il campione del mondo in carica, reduce da un intervento chirurgico al dito, ha fatto comprensibilmente ancora più fatica («Fa male, ma riesco a sopportarlo: almeno posso guidare correttamente e frenare al limite», racconta), ma comunque ha chiuso settimo, anche lui davanti al pesarese. E poi non vanno dimenticate nemmeno le Ducati, che per di più domani in qualifica potranno contare sulle solite gomme extra-morbide concesse dal regolamento: «L'ideale sarebbe se stessero davanti a Jorge in griglia – sorride Rossi pensando alle rosse – Ma non dietro a Jorge e davanti a me: sarebbe un disastro. E sono sicuro che accadrà questo, perché sul rettilineo vanno molto forte, oltre 10 km/h più di me». Andrea Iannone, infatti, ha chiuso terzo la giornata delle libere, gongolando: «Questo circuito evidenzia i nostri punti di forza»; Dovizioso si è fermato in quinta piazza, ma comunque lodando «la stabilità in frenata» della sua Desmosedici GP15. Insomma, al termine del venerdì giapponese sembrano proprio tutti soddisfatti. Tranne Valentino Rossi. Il suo weekend comincia davvero in salita.