Ibra chiama il Milan, ma Galliani ha altri progetti
Di passaggio a Milano per una passeggiata nel capoluogo lombardo, l’attaccante svedese ha risposto alle domande pressanti dei tifosi del Milan sul suo ritorno con un «Magari l’anno prossimo»

MILANO - Niente da fare, Zlatan Ibrahimovic è rimasto legato a Milano, legatissimo, tanto da tornare «a casa» ogni volta che gli è consentito. Purtroppo non da cittadino milanese, come avrebbe gradito lui e soprattutto la moglie e come sarebbe stato possibile se fosse tornato a giocare al Milan, il club che l’ha lungamente cercato per tutta la scorsa estate.
Come sia andata a finire lo sappiamo tutti. Il Paris Saint Germain, che ne detiene il cartellino e lo paga profumatamente oltre 12 milioni di euro l’anno, si è messo di traverso impedendo di fatto ogni possibile sviluppo della trattativa e Zlatan è rimasto a deliziare il pubblico parigino con le sue sempre sontuose giocate.
Così il Milan ha incassato la sconfitta e si è consolato con il gemellino - o presunto tale - di Ibrahimovic, quel Mario Balotelli, gestito dallo stesso procuratore dello svedese (l’ineffabile Raiola), protagonista di un inizio stagione strepitoso con la maglia rossonera sulle spalle.
Ibra: «Al Milan magari l’anno prossimo»
Tornato a Milano durante una giornata di libertà concessa dal club parigino, dopo il primo gol realizzato in Ligue 1 contro il Guincamp, Ibracadabra ha assaporato l’atmosfera di casa e ha potuto godere anche del piacere della cucina italiana in un famoso ristorante meneghino, il Versa Bistrot, dove ha assaggiato le specialità del posto in compagnia di due amici.
Inevitabile che, tra una pietanza e l’altra, sul fenomeno svedese si concentrassero le attenzioni dei presenti, tra i quali evidentemente tanti tifosi del Milan, ai quali pare che Ibrahimovic abbia lasciato più di una speranza: «Tornare al Milan? Chissà, vedremo in futuro, magari l’anno prossimo».
Impossibile la convivenza con Balotelli
Con il contratto in scadenza a giugno 2016 e l’assoluta certezza di non rinnovare con il Paris Saint Germain, Zlatan già a gennaio sarà libero di firmare per un nuovo club, ma a questo punto appare altamente improbabile un suo ritorno al Milan. Con il ritorno di Balotelli, che si è aggiunto ai due gemelli del gol - anche loro acquistati nel’estate appena conclusa - Bacca e Luiz Adriano, oltre ai due attualmente infortunati Menez e Niang, il reparto offensivo sembra già fin troppo ricco e pieno di talento. Difficile immaginare una convivenza tra gli attuali rossoneri e una personalità ingombrante e spigolosa come quella di Zlatan Ibrahimovic.
Il Milan ha altri obiettivi
Adesso poi gli obiettivi di mercato del Milan sembrano decisamente diversi rispetto al profilo nasuto e beffardo dell’attaccante del Paris Saint Germain. Già dalla prossima sessione di mercato di gennaio, Adriano Galliani ha fissato i prossimi obiettivi rossoneri: un difensore centrale di spessore ed esperienza da affiancare ad Alessio Romagnoli (occhi puntati sul difensore argentino dello Zenit San Pietroburgo Garay), un regista giovane e di prospettiva da alternare a Montolivo (il primo della lista è il giovanissimo senegalese dell’Empoli Assane Dioussé) e un trequartista capace di far fare il salto di qualità alla squadra di Sinisa Mihajlovic, su cui sarà necessario fare l’investimento maggiore.
In arrivo 485 milioni dalla cordata di Mr. Bee
Da domenica, se tutto andrà come nelle previsioni, l’uomo d’affari thailandese Bee Taechaubol sarà a Milan per firmare l’atto d’acquisto del 48% del pacchetto azionario del Milan e versare 485 milioni nelle casse della Finivest. Lecito pensare che una buona fetta della cifra sarà messa nelle mani dell’amministratore delegato rossonero per il mercato. Starà a lui colmare le lacune ancora attualmente evidenti nella rosa rossonera.
E peccato per Zlatan Ibrahimovic, il suo matrimonio-bis con il diavolo proprio non s’ha da fare.