Milan, pro e contro di un tridente che intriga
In casa Milan si fa sempre più strada l’affascinante ipotesi del tridente con Bacca, Luiz Adriano e Balotelli. Galliani l’ha chiesto espressamente a Mihajlovic, ma il tecnico serbo ci va cauto

MILANO - Il calcio, come ogni disciplina in grado di catturare l’attenzione di milioni di fans, vive di mode, di tendenze, di fascinazioni, magari momentanee ma non per questo meno appassionanti.
Dal momento dell’inatteso ritorno al Milan di Balotelli, novello figliuol prodigo, l’argomento principali di conversazione tra addetti ai lavori, tecnici, tifosi, semplici osservatori è il seguente: come utilizzare Supermario in una squadra che può già contare su due bomber di razza quali Carlos Bacca e Luiz Adriano?
Verrebbe facile rispondere nella maniera più ovvia e scontata: il nuovo attaccante rossonero resta in panchina in attesa di prendere il posto, a seconda delle circostanze, di uno tra il colombiano e il brasiliano, titolari indiscussi del nuovo Milan targato Mihajlovic.
L’acqua miracolosa di Milanello
Così però sarebbe troppo facile, anche perché è bastato un gol - per altro effettivamente molto bello - segnato a Mantova in amichevole, per scatenare suggestioni pericolose nel popolo rossonero. Da che Balotelli era stato identificato come persona non gradita, tanto da far storcere il muso alla maggioranza dei tifosi del Milan una volta ufficializzato il suo ritorno a casa, ora pare che non si possa lasciare in panchina un talento come lui. Dimenticati d’incanto i suoi ultimi allucinanti 12 mesi in Inghilterra, durante i quali il numero 45 rossonero ha perso non solo la maglia da titolare dei Reds, ma anche la Nazionale italiana e la considerazione di milioni di tifosi che ancora continuavano a credere in lui.
Come se a Balotelli fosse bastata una doccia con l’acqua miracolosa di Milanello per purificarsi di tutte le nefandezze compiute negli ultimi anni e ritrovare in un amen condizione fisica, ritmo di gara e voglia di lavorare, impegnarsi e sputare sangue per la maglia.
Balotelli rigenerato
Di certo quello visto in queste sue prime settimane del Balotelli-bis sembra un calciatore davvero rigenerato, più maturo, più tranquillo, più presente a sé stesso e soprattutto più tranquillo. Impegnato a godersi il momento e a recuperare il tempo perduto anziché combattere con i suoi fantasmi, caratteristica che ne ha indiscutibilmente segnato la carriere fino a questo momento. Senza voler entrare nel merito del perché di questo apparente cambiamento e rischiare così di fare psicologia spiccia, resta il dato di fatto che rincuora i tifosi e l’intero staff tecnico rossonero: Supermario sembra davvero un uomo nuovo, ancor prima che un atleta nuovo.
Ecco perché in molti lo vorrebbero subito in campo già nel derby contro l’Inter. Ma non al posto di Bacca e Luiz Adriano, già intoccabili dopo appena due partite ufficiali in rossonero, bensì accanto a loro, ad agire da trequartista oppure in un tridente che avrebbe il potere di terrorizzare - almeno sulla carta - qualsiasi difesa.
Cosa ne pensano gli addetti ai lavori?
L’ex rossonero Angelo Carbone è possibilista, ma con cautela: «Il tridente è possibile ma serve equilibrio dietro. Al momento non credo ci siano le condizioni adatte, ma più avanti potrebbe essere possibile».
Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda Alessandro Calori, ex allenatore di Padova e Brescia: «Difficile dirlo. È possibile puntare su quei tre lì davanti ma bisogna avere un centrocampo ed una difesa impermeabile. La squadra dovrà lavorare molto prima di poter pensare al tridente d’attacco».
Così come l’altro ex rossonero Angelo Colombo: «Quando e se si deciderà di farlo sarà necessaria un’altra mentalità. Il 4-3-3 è un modulo particolare con movimenti diversi. Guardiamo al Barcellona che gioca da anni con i tre davanti, quando c’è da difendere lo fanno tutti insieme. Il concetto da mandare a memoria è questo ormai, si difende in undici e si attacca in undici».
Mihajlovic: «Tridente solo quando dovremo recuperare»
Il tecnico rossonero ascolta ma le idee del mister su Balotelli sembrano chiare: «La sua posizione in campo dipende dalla partita, magari succederà che in una gara in cui devi recuperare giocheremo con lui trequartista o nel tridente».
Ovvi gli scongiuri da parte dei tifosi del Milan che sperano vivamente di non dover assistere a questo esperimento proprio durante il derby. Contro i nerazzurri le idee di Mihajlovic sembrano piuttosto chiare con un unico dubbio: Bonaventura schierato da trequartista (con uno tra Montolivo e Poli a formare il trio di centrocampo con De Jong e Kucka) oppure in mediana con il giapponese Honda dietro le due punte?
La rifinitura di sabato sarà decisiva, una cosa intanto appare certa, Mario Balotelli andrà in panchina con il sorriso sulle labbra. E già questo è un grande passo avanti.
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