19 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Calciomercato

Milan, tra mercato e Mr. Bee: il bello deve ancora arrivare

Il rumoroso silenzio che avvolge nel mistero le trattative rossonere sta a significare solo una cosa: Galliani è al lavoro nell’ombra e da una situazione del genere possono derivare solo grandi notizie per il Milan. Intanto si avvicina il gran giorno del closing tra Fininvest e il consorzio guidato da Bee Taechaubol per la cessione del 48% della società.

MILANO - Durante queste afose e appiccicose giornate di mezza estate sono poche le cose in grado di risollevare l’umore degli appassionati di calcio: le notizie di calciomercato. Indiscrezioni, approfondimenti, suggestioni, fascinazioni, sogni, perfino azzardate ed improbabili teorie, tutto diventa prezioso in questo periodo della stagione.
Andando più nello specifico e analizzando la condizione del tifoso del Milan, è ovvio che quella in corso sarà ricordata come una delle estati più avvincenti della recente epopea rossonera, segnata da un’opulenza ormai dimenticata che ha garantito una presenza pressoché quotidiana in tutte le trattative più «cool» della stagione.

Dopo la cessione di El Shaarawy, silenzio in Casa Milan
Proprio per questo, quando nel tardo pomeriggio di ieri e nel breve volgere di poche ore, tre titoli in sequenza hanno movimentato le homepage dei principali portali sportivi, il popolo rossonero è rimasto disorientato, scosso, turbato: «Milan: niente rilanci per Romagnoli», «Milan: niente Savic, va allo Zenit San Pietroburgo», «Milan: niente Abdennour, è extracomunitario».
Accanto alla sontuosa parola Milan, emblema dell’epica calcistica, ecco l’avverbio «niente», affrescato con disinvoltura per tre volte consecutive: niente, niente, niente.
Un piccolo shock anafilattico per i fans del Diavolo, ormai in piena euforia da abbondanza, eccessi, ricchezza, e costretti a vivere una settimana intera senza uno straccio di trattativa degna di questo nome.

Ibra e Romagnoli per puntare in alto
Certo, a rassicurare i sogni dei tifosi rossoneri c’è l’auspicato ritorno di Ibrahimovic (magari non proprio immediato); c’è il possibile colpo di scena di un nuovo centrocampista messo a disposizione di Sinisa Mihajlovic; e c’è soprattutto Alessio Romagnoli, per distacco il colpo di mercato più atteso dalle parti di Milanello.
Malgrado le parole ruvide e finalmente decise di Adriano Galliani («L’offerta di 25 milioni è immodificabile. O così oppure faremo altre valutazioni»), c’è la netta sensazione tra gli addetti ai lavori che l’affare alla fine si farà.
Innanzitutto perché il club giallorosso ha bisogno di cash da poter poi reinvestire per le operazioni Dzeko, Salah e Baba; poi per la volontà del ragazzo (che a questi livelli ancora conta parecchio), desideroso accettare la corte del Milan e tornare a lavorare con il suo ex allenatore alla Sampdoria; e per finire per il fermo proposito di Galliani di accontentare Mihajlovic, che ha indicato nel ragazzo di Anzio, l’unico possibile rinforzo per far salire in maniera evidente il tasso qualitativo della squadra.

Lodetti: «Credo che Romagnoli valga tutti quei soldi»
Ad avvalorare questa teoria, si è espresso uno dei grandi ex della storia rossonera e attualmente autorevole opinionista di Milan Channel, Giovanni Lodetti: «Il fatto che Mihajlovic, conoscendolo meglio di chiunque altro per averlo allenato alla Sampdoria, lo voglia a tutti i costi al Milan, testimonia il valore indiscusso del ragazzo. Per quanto riguarda le quotazioni di Romagnoli, il centrale della Roma non solo è bravo, ma è anche molto giovane (classe 1995 ndr.). Ecco perché credo che la sua valuzione sia corretta e sono anche convinto che alla fine arriverà al Milan».

«Romagnoli alla fine arriverà, ma potrebbe non bastare»
Tutti contenti quindi? Non proprio, perché secondo l’ex centrocampista rossonero l'acquisto del «nuovo Nesta» potrebbe non bastare: «Attenzione a non caricare troppo di responsabilità il ragazzo. Romagnoli è indiscutibilmente forte ma non potrà certo essere lui a risolvere da solo tutti i problemi difensivi del Milan. A mio modesto avviso ci sarebbe bisogno ancora di un altro innesto di spessore, qualità, carisma ed esperienza, tutte qualità che al momento nel reparto difensivo del Milan stentano ad emergere».
Con buona pace di Galliani, che non più tardi di 24 ore fa aveva ribadito l’assoluta adeguatezza del pacchetto dei centrali rossoneri (Mexes, Paletta, Zapata, Mexes e Rodrigo Ely). Cinque difensori, il numero perfetto - secondo l’ad del Milan - per affrontare un campionato stressante come la nostra serie A.

Entro il 31 luglio il passaggio delle quote a Mr. Bee
Intanto arrivano preziosi aggiornamenti sulla vicenda che negli ultimi tre mesi ha monopolizzato l’attenzione degli addetti ai lavori e che ha letteralmente sovvertito le gerarchie economiche e finanziare nel nostro calcio: il trasferimento del 48% del pacchetto azionario dell’Ac Milan, dalla Fininvest al consorzio guidato da mister Bee Taechaubol per 485 milioni di euro. I soldi, sottoposti ad ogni forma di tutela e di controllo, sono ormai pronti, mancano solo le firme ufficiali per le quali l’uomo d’affari è atteso a Milano nei prossimi giorni, per la precisioni dal 27 al 31 di luglio. Entro questa data è prevista la riunione definitiva che avrà quali protagonisti Silvio Berlusconi e tutti gli alti vertici di Fininvest, al termine della quale sarà ufficializzata la composizione del nuovo Consiglio d’Amministrazione, con Mr. Bee che assumerà la carica di consigliere con delega allo sviluppo del marchio Milan in Asia.  

I tifosi rossoneri possono davvero star tranquilli. È arrivato il momento di tornare a sognare.