La medicina ayurvedica, insieme a quella cinese, è una delle discipline più antiche del nostro pianeta. Ha la parvenza di essere una materia magico rituale piuttosto che scientifica. Tuttavia, se studiata molto a fondo, si può comprendere che è una medicina molto più completa di quanto appaia la nostra – occidentale. Molti dei rimedi naturali e tecniche utilizzate da millenni, infatti, sono stati oggetto di ricerche scientifiche che confermano quanto asserito all’alba dell’umanità.
Come in alto, così in basso
Una delle caratteristiche che accomuna tutta la medicina antica è la visione totalmente universale della vita. Per tali discipline, infatti, l’ambiente intorno a noi fa parte del cosiddetto macrocosmo, rappresentato in forma più piccola nel microcosmo, ovvero l’essere umano. E così che nel nostro mondo esistono una grande moltitudine di sistemi e sottosistemi che funzionano tutti allo stesso modo, seguendo regole ben precise. Tali regole vengono dettate dall’esistenza dei cinque elementi: spazio, aria, fuoco, acqua, terra – chiamati in medicina ayurvedica mahabhuta (letteralmente: grandi elementi).
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Un rimedio millenario confermato dalla ricerca scientifica: riduce ansia e stress, cura l’insonnia, abbassa la pressione e può indurre stati simil-meditativi.
Ognuno di noi nasce con una costituzione diversa
Altro elemento che prende in considerazione la medicina ayurvedica è che ognuno di noi nasce con una costituzione ben precisa, data dalla fusione delle caratteristiche genetiche del padre e della madre al momento del concepimento e non solo. Altri fattori che possono influenzarla sono: lo stile di vita condotto dalla madre durante la gestazione, la sua dieta e l’epoca di concepimento. La costituzione individuale in medicina ayurvedica viene denominata Prakriti.
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Dalla Medicina Ayurvedica il rimedio che previene anche l’ipertensione, il glaucoma, la cataratta e aumenta la longevità.
Il concetto di Prakriti in medicina ayurvedica
Il termine Prakriti significa forma originale. Per la medicina ayurvedica la costituzione di un individuo è molto importante perché può determinare lo stato di salute futuro. Essa viene classificata in dosha. A seconda del dosha di appartenenza ogni individuo possiede caratteristiche ben precise a livello fisico, mentale e predisposizione ad avere alcuni tipi di malattie o meno. La competenza di un medico ayurvedico può aiutare a comprendere qual è il dosha a cui una persona appartiene, affinché segua uno stile di vita e una dieta consona alla sua costituzione. Questo viene considerato un ottimo modo per prevenire le malattie cui si è particolarmente predisposti.
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I tre dosha principali descritti dalla medicina ayurvedica (Vata, Pitta, Kapha) si formano grazie all’aggregazione dei cinque elementi (spazio, aria, fuoco, acqua, terra). A seconda di come vengono fusi insieme sono prodotti i tridosha (tre dosha). Nei testi antichi vengono descritto come «ciò che vizia, che corrompe gli altri». Questo perché i dosha hanno una grande influenza a vicenda e, di conseguenza, anche su tutte le funzioni corporee. Va però specificato che, a prescindere dalla nostra costituzione, tutti noi possediamo tutti i cinque elementi e i tre dosha. Quando si parla di uno specifico significa che questo prevale su tutti gli altri.
Sette tipi di prakriti
Benché i dosha principali siano tre, in medicina ayurvedica vengono considerati sette tipi di costituzione. Le prime date, ovviamente, dai tre dosha principali: Vata, Pitta e Kapha (si legge ‘Kapa’ e non ‘Kafa’, Nda). Le altre dalla fusione di due: Vata-Pitta, Pitta-Kapha, Vata-Kapha. Infine, l’ultima data da tutte e tre: Vata-Pitta-Kapha. Va da sé che quest’ultima dovrebbe essere sinonimo di perfezione, quindi è praticamente impossibile trovare un individuo con tale caratteristiche.
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Rimedi naturali per la pirosi gastrica e altri sintomi tipici di un aggravamento Pitta.
Il Dosha Vata
Ogni dosha, come detto, è dotato di qualità differenti. Le principali di Vata sono la leggerezza, la freddezza, la secchezza, l’irregolarità, l’instabilità e il movimento. La parola Vata deriva deriva dalla radice «va» e rappresenta, secondo gli antichi testi, il principio di motricità e movimento. Infatti, il suo elemento principale è il Vayu ovvero il vento. E’ grazie a Vata se il nostro sistema nervoso centrale e periferico funziona correttamente. Infatti, l’invio degli input che arrivano e partono dal cervello è di competenza di Vata. Per mezzo di Vata è possibile anche il movimento atomico e cellulare. Ogni funzione organica, tuttavia, è sempre resa possibile dalla cooperazione di tutti e tre i Dosha. Per citare un esempio molto semplice: quando siamo a scuola e l’insegnante ci spiega qualcosa di nuovo è grazie a Vata che acquisiamo l’informazione a livello cerebrale, ma è Pitta che la ‘metabolizza’ cercando di comprenderla. Mentre a Kapha spetta il compito di ‘stoccare’ l’informazione, ovvero memorizzarla nel tempo. Una carenza di uno o più di questi Dosha potrebbe alterare la capacità mnemonica o di apprendimento.
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Rimedi ayurvedici, cure naturali e bagni antinfiammatori. Tutte le soluzioni più semplici e naturali per dire addio ai dolori.
Le caratteristiche di un individuo Vata
La persona Vata è generalmente alta – anche se alcuni ritengono possa essere anche molto bassa – magra e dalla struttura fisica molto esile. Quindi non si tratterà solo di una questione di peso. Vata avrà le ossa piccole, molto leggere, i tendini fini e lunghi e poca massa muscolare. La sua pelle sarà sottile e si seccherà molto facilmente. Basterà un momento di stress per far assumere un aspetto emaciato. Anche i capelli di Vata potranno essere finissimi e secchi. Mentre gli occhi potrebbero essere molto piccoli e infossati.
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Dall’antica medicina ayurvedica a oggi, la cura che mantiene il cervello sempre giovane.
La predisposizione alle malattie con dosha Vata alterato
Gli individui Vata potrebbero avere una determinata predisposizione a certi tipi di malattie. La prima è quella del sistema nervoso. Quindi tremori, dolori, ansia, insonnia e stress. Ma anche articolazioni doloranti, unghie molto fragili, perdita dei capelli, riduzione della memoria in età avanzato. Fattore che, va detto, è comunque sempre molto ridotto anche in età giovanile. I Vata, infatti, sono molto veloci nella comprensione e acquisizione delle informazioni, ma con altrettanta velocità dimenticano tutto. Può anche soffrire di stitichezza dovuta alla secchezza delle feci e problemi di circolazione.
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Fitoterapia e metodi ayurvedici per prevenire e curare la sinusite. Per ridurre il mal di testa, prova con la menta piperita.
Il carattere di Vata
Vata generalmente è una persona molto attiva, che non ama stare ferma. Tuttavia questo suo muoversi continuo spesso gli causa stress e ansia. Quindi può anche apparire molto nervoso quando parla con gli altri e quando deve fare una cosa o prendere una scelta. È possibile che parli anche molto velocemente e dia l’idea di essere sempre molto irrequieto. Tutto ciò che fa Vata è privo di regolarità e a volte questo si riflette anche sul piano fisico con irregolarità digestive e del sistema ormonale. Vata è un individuo particolarmente timoroso, afflitto da ansia continua e mancanza di tolleranza verso le differenze altrui. Di contro, non ha fiducia in se steso. È molto ambizioso ma, a differenza di Pitta, che se vuole una cosa si impegna sino a che non riesce a ottenerla, Vata si stufa subito e spesso non porta a termine alcun progetto. Ciò significa che è anche difficile che sia in grado di mettere del denaro da parte.
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La medicina ayurvedica consiglia di lavare i legumi in maniera appropriata e condirli con le giuste spezie per evitare il gonfiore addominale.
I fattori che squilibrano Vata
Vata può essere facilmente alterato dallo stress, dalle preoccupazioni, dalla mancanza di sonno, dal digiuno, dal mangiare frettolosamente e non seguire orari del ritmo cibo/sonno-veglia. Possono creare problemi anche i viaggi, il tempo freddo (che per altro teme molto), l’eccesso di calore, il vento e il mare.
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Alimentazione e stile di vita per Vata
Vata dovrebbe seguire un’alimentazione priva di alimenti lievitati, secchi (cracker per esempio), legumi secchi, cibi surgelati, piccanti, crudi e asciutti. Dovrebbe altresì ridurre il consumo di cibi freddi e troppo speziati. Via libera, invece, a cereali come il frumento, il riso e l’avena. Frutta molto dolce e matura, i semi oleosi, la thaina, i latticini freschi, lo yogurt, il latte caldo. I cibi ricchi di oli e grassi vegetali ‘buoni’. Per quanto riguarda lo stile di vita, l’individuo Vata dovrebbe applicare quotidianamente dell’olio di sesamo sulla sua pelle, fare massaggi regolari, cercare il più possibile di seguire una routine, evitare i luoghi freddi o secchi, svolgere solo attività fisica moderata e trovare un ambiente di lavoro o casalingo che sia il più possibile rilassante. Come detto, infatti, Vata ha bisogno di estrema tranquillità.
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