20 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Formula 1 | Gran Premio di Spagna

È polemica sulle gomme: Pirelli ha dato un aiutino a Mercedes?

La Ferrari, che aveva dominato le ultime tre qualifiche, a Barcellona si è ritrovata a inseguire. Colpa dei nuovi pneumatici, introdotti forse per agevolare i tedeschi?

Lewis Hamilton riceve dal campione di rally Carlos Sainz il premio per la pole position nel GP di Spagna di F1
Lewis Hamilton riceve dal campione di rally Carlos Sainz il premio per la pole position nel GP di Spagna di F1 Foto: Pirelli

BARCELLONA – Possibile che bastino 0,4 millimetri a ribaltare completamente i rapporti di forza tra le squadre di vertice? In un mondo fatto di ingegnerizzazione estrema come quello della Formula 1, la risposta è sì. E la prova provata la si è ottenuta ieri, nelle qualifiche del Gran Premio di Spagna, dove la Ferrari, reduce da tre pole position consecutive che ne avevano confermato il dominio sul giro secco, stavolta si è ritrovata a inseguire la Mercedes.

Sicurezza o favoritismo?
Il motivo? Lo ha indicato chiaramente Sebastian Vettel nella conferenza stampa: quegli 0,4 millimetri tolti dal battistrada delle gomme Pirelli proprio in vista del weekend di gara di Barcellona. «Credo che il cambiamento di gomme li abbia aiutati un pochino – sostiene il campione tedesco – Difficile dire quanto, ma in qualche modo questa novità è stata positiva per loro». Seb evita di sollevare polemiche, ma le malignità sono iniziate comunque a circolare puntuali nel paddock: il dubbio è che sia stata proprio la Mercedes a spingere per introdurre questa modifica sugli pneumatici, consapevole che la avrebbe agevolata in termini di prestazioni. Indiscrezioni che, ovviamente, i diretti interessati respingono al mittente: «Ca...ta è una parolaccia? Allora dico: spazzatura – ribatte il team principal delle Frecce d'argento, Toto Wolff – Tutte le squadre avevano sofferto di blistering (la formazione di bolle sul battistrada, ndr), molto pesante, nei test di Barcellona: la Red Bull, la Ferrari, anche noi. Quelle gomme non sarebbero durate per tutta la gara, perfino con quelle temperature gelate che abbiamo incontrato quest'inverno. Per quel motivo la Pirelli ha modificato lo spessore della gomma, per ridurre il blistering, e ci sono riusciti perché oggi non l'abbiamo riscontrato su nessuna macchina. Perciò non capisco da dove venga questa voce improvvisa secondo cui noi avremmo influenzato la Pirelli e la Federazione a cambiare le gomme. Non ho mai visto nulla del genere, perché dovrebbero farlo?». Secondo il boss dei campioni del mondo, a dar loro una mano sarebbe stato piuttosto il termometro: «Noi sembriamo essere competitivi quando fa un po' più fresco: lo abbiamo visto già nelle scorse stagioni. Piuttosto dovremmo studiare un sistema per modificare il clima dove andiamo a correre...».

Scelta controversa
La stessa versione è quella espressa anche dalla stessa Pirelli: «Avevamo due opzioni: o modificare il battistrada come fatto o portare gomme più rigide, per cui dure, medie e morbide... – mette in chiaro il gommista milanese – Ma tutti i team chiedono gomme sempre più morbide, per cui abbiamo escluso questa seconda possibilità. Ridicolo che ci dicano di aver voluto favorire la Mercedes...». Eppure portare semplicemente una selezione di mescole più dure avrebbe evitato di alterare i delicati parametri tecnici sui quali sono state progettate le macchine. Oppure, se proprio la casa italiana era convinta che assottigliare il battistrada fosse la strada da prendere, perché non lo ha deciso fin dai test invernali, quando si manifestò per la prima volta questo problema, attendendo invece a campionato in corso (per giunta con una modifica che sarà applicata solo in tre piste: qui, al Paul Ricard e a Silverstone, dove l'asfalto è stato rifatto e l'aderenza è eccessiva)? I punti interrogativi, insomma, rimangono. E riportano alla memoria un precedente poco felice per la Ferrari: era il maggio 2013, quando Fernando Alonso, allora al volante della Rossa, proprio qui al Montmelò ottenne la sua ultima vittoria in F1. Il giorno dopo la Mercedes iniziò in segreto, e da sola, a provare dei nuovi pneumatici. Da allora, non smise più di trionfare.