Fisco, Padoan: «Il sommerso vale 190 miliardi di euro. Molto resta da fare»
Il sommerso in Italia vale 190 miliardi, il 12% del Pil. Secondo il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, «molto resta da fare per avere un fisco più semplice ed equo» e la riduzione delle tasse resta il caposaldo dell'azione di governo
ROMA – Il sommerso in Italia vale il 12% del Pil: 190 miliardi di euro. I dati sono forniti dal ministero dell'Economia e li comunica il ministro Pier Carlo Padoan all'inaugurazione dell'anno di studi della Guardia di Finanza. Molto resta ancora da fare per avere un fisco più semplice ed equo e «il contrasto all'evasione fiscale resta una delle priorità delle azioni di governo».
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Il sommerso in Italia vale 190 mld
Il sommerso in Italia vale 190 miliardi di euro. Il 12% del Pil. Una cifra monstre che, qualora venisse recuperata, consentirebbe al governo di allenterebbe la cinghia sui conti pubblici. I dati sono forniti dal ministero dell'Economia, che ha evidenziato come nel triennio 2012-2014 il tax gap avesse raggiunto quota 109,7 miliardi di euro l'anno. E il gap Iva è pari al 40,5% del mancato gettito tributario. Per questo «il contrasto all'evasione fiscale resta una delle priorità delle azioni di governo», ha assicurato il ministro Pier Carlo Padoan all'inaugurazione dell'anno di studi della Guardia di Finanza.
Padoan: Molto resta da fare
L'evasione fiscale «va contro l'equità e l'inclusione sociale e molto resta ancora da fare per avere un fisco più semplice ed equo». Innanzitutto bisogna proseguire sulla strada del «contrasto all'evasione fiscale» perché «va contro l'equita' e l'inclusione». Secondo il ministro la crescita invece deve necessariamente essere anche «inclusiva» per non lasciare indietro una parte del paese. Padoan ha sottolineato che nel complesso su famiglie e imprese dovrebbero gravare (il condizionale è d'obbligo) nel 2017 «meno tasse per 23,5 miliardi di euro».
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Renzi: In Italia la pressione fiscale è insostenbile
Alle sue parole hanno fatto eco quelle del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha ribadito l'intenzione del governo di allentare la pressione fiscale. La riduzione delle tasse «è il caposaldo dell'azione di governo e non è in ragione di un fumo ideologico», ha sostenuto nella stessa occasione. «L'Italia ha una pressione fiscale insostenibile e la riduzione della pressione fiscale è il primo modo di affermare la giustizia sociale». Renzi ha quindi sottolineato che la Guardia di Finanza deve essere «al servizio del contribuente», modificando «la forma mentis del rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione».
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