25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Minoranza commenta la legge

Dissidenti Pd: Renzi non canti vittoria, dissenso piuttosto ampio

L'ex leader Pd lo dice ai giornalisti dopo il voto sulla riforma elettorale: «Sessantuno voti contrari mi sembrano un dissenso abbastanza ampio. C'è un dato politico di cui bisognerà tenere conto». Per Stefano Fassina afferma che «La cosa che mi preoccupa è che il segretario del Pd, che è anche presidente del Consiglio, con il voto di fiducia sulla legge elettorale abbia ricattato il Parlamento».

ROMA (askanews) - «La cosa che mi preoccupa è che il segretario del Pd, che è anche presidente del Consiglio, con il voto di fiducia sulla legge elettorale abbia ricattato il Parlamento». Lo ha detto Stefano Fassina, della minoranza Pd, dopo il voto con il quale l'aula della Camera ha approvato la nuova legge elettorale.

Fassina: spaccatura importante nel Pd
E' evidente, ha continuato, come oggi si sia consumata «una spaccatura importante dentro il Pd e ancora di più una spaccatura importante nella democrazia». Da domani, ha aggiunto Fassina, «si deve voltare pagina, mi concentrerò sulla riforma della scuola che rischia di essere un passo indietro non meno grave di quello di oggi. E lo farò da dentro il partito anche se oggi si è prodotta una frattura pesante».

Bersani: 61 voti contrari, dissenso ampio
Sessantuno voti contrari all'Italicum sono un «dissenso abbastanza ampio», secondo Pier Luigi Bersani. L'ex leader Pd lo dice ai giornalisti dopo il voto sulla riforma elettorale: «Sessantuno voti contrari mi sembrano un dissenso abbastanza ampio. C'è un dato politico di cui bisognerà tenere conto». Ma quando i giornalisti gli chiedono cosa accadrà ora, l'ex segretario risponde: «Cosa fatta, capo ha...».

Civati: no ad un porcellum con le ali
«Voterò no all'Italicum per il precorso complessivo seguito, nel merito e nel metodo. Ci troviamo di fronte ad un Porcellum con le ali». Lo ha detto il dissidente Pd Pippo Civati, intervenendo in aula alla Camera prima del voto finale sulla nuova legge elettorale. Questa, ha aggiunto, «sarà una legge dove chi vince è soddisfatto mentre chi perde farà fatica a fare opposizione. E i nominati saranno la maggioranza».