Speranza: nel Pd fino alla morte, ma su Italicum Renzi ha sbagliato
La permanenza nel Pd non è in discussione, ma l'approvazione della riforma elettorale a «colpi di meno della maggioranza» è un «grave errore». Roberto Speranza, ex capogruppo democratico, commenta così alla Camera il voto sull'Italicum: «Io credo nel Pd fino in fondo, ci voglio stare fino alla morte, ma quello che è accaduto oggi è profondamente sbagliato.
ROMA (askanews) - La permanenza nel Pd non è in discussione, ma l'approvazione della riforma elettorale a «colpi di meno della maggioranza» è un «grave errore». Roberto Speranza, ex capogruppo democratico, commenta così alla Camera il voto sull'Italicum: «Io credo nel Pd fino in fondo, ci voglio stare fino alla morte, ma quello che è accaduto oggi è profondamente sbagliato. Si procede a colpi meno della maggioranza».
La scissione non esiste
Speranza aggiunge: «Lavorerò nel Pd per dare rappresentanza a una sensibilità e a un punto di vista. La scissione per me non esiste. Ma approvare la riforma elettorale con le opposizioni fuori dall'aula e con il dissenso di una parte rilevante della maggioranza è una cosa che dovrebbe far discutere opinione pubblica e cittadini».
Dissenso significativo
«Se in 38 arrivano a non votare la fiducia, è chiaro che l'area del dissenso sull'Italicum è molto significativa». Così l'ex capogruppo del Pd Roberto Speranza che però insiste sul «punto politico» emerso dalle votazioni sulla legge elettorale, e cioè che "stiamo cambiando l'architettura del Paese su un terreno molto stretto, con meno voti della sola maggioranza: è dall'inizio che lo dico a Renzi e su questo non ho ancora avuto risposta».
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