23 aprile 2024
Aggiornato 08:00
L'ex capo di Stato sull'emergenza sbarchi

Napolitano: «E' tempo di azione non più procrastinabile»

Il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo in Aula del Senato dopo le comunicazioni del premier Matteo Renzi sottolinea che la questione del Mediterraneo è sempre stata sottovalutata e mai guardata con attenzione. Napolitano ribadisce la necessità di muoversi ora e di rendere effettive le proposte presentate.

ROMA (askanews) - «Bisogna dirsi con tutta chiarezza che fino a ieri la questione del Mediterraneo è sempre stata ai margini della visione, prima ancora che dell'azione europea». Lo ha sottolineato il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo in Aula del Senato dopo le comunicazioni del premier Renzi sul consiglio straordinario Ue sugli immigrati d domani.

Momento di riflessione 
«Questo è il tempo anche della riflessione
- ha osservato - Dobbiamo avere la piena coscienza della portata di quanto sta avvenendo, che è una questione storica, ci sono movimenti di rimescolamento di popolazioni del Mediterraneo». Ma la questione del Mediterraneo è rimasta estranea al dibattito europeo, esclusa "una parentesi dal valore esclusivamente mediatica" dell'allora presidente Nicholas Sarkozy, che parlò della possibilità della nascita di una Europa del Mediterraneo. «Non è seguito nulla a questa proposta di Unione dei Paesi del Mediterraneo o per il Mediterraneo come altri poi proposero - ha concluso Napolitano -. Le decisioni dell'Europa del centro e del Nord finiscono lì, non arrivano mai ad approcciarsi ai Paesi del Mediaterraneo e del Sud».

E' tempo di azione non più procrastinabile
Sulla questione degli immigrati e dei migranti «è tempo di azione non più procrastinabile», ha sottolineato il presidente emerito della Repubblica. «Ritengo che nelle risoluzioni presentate ci sono molte proposte in larga misura comune - ha aggiunto - ma bisogna assicurarsi che tutto ciò diventi effettivo». Napolitano ha espresso «apprezzamento» per l'intervento di Renzi per la sua «carica anche emotiva», ma soprattutto «per aver proposto e sollecitato insieme ad altri la convocazione di questo consiglio straordinario» che, ha rimarcato Napolitano, «doveva svolgersi molto prima».

Necessario nuovo ordine mondiale più giusto
«Siamo giunti al dunque: abbiamo l'assoluta esigenza di chiederci come possa essere un nuovo ordine mondiale diverso e più giusto». Lo ha detto il presidente emerito della Repubblica e senatore a vita, Giorgio Napolitano intervenendo in Aula del Senato dopo le comunicazioni del premier Renzi alla vigilia del consiglio europeo straordianrio sugli immigrati. «Noi parliamo sempre di Europa, ma dobbiamo parlare di più degli europei» ha aggiunto Napolitano. «Sappiamo che tra gli euroepi si diffondono preoccupaizoni e paure angosciose che abbiamo il dovere di capire - ha aggiunto il presidente emerito -. I governi, che sono molto condizionati da tali angosce, devono avere il coraggio di prendersi le proprie responsabilità e dire la verità. Mi auguro che lo voglia fare anche l'Italia di fronte agli italiani».