20 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Il leader della Lega sul capo di Stato

Salvini: «Mattarella? Retorica del falso buono»

L'appello all'Europa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per i migranti è la «retorica» dei «falsi buoni che in realtà sono cattivi». Lo ha detto il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a margine di una iniziativa elettorale nel grossetano.

ROMA (askanews) -  L'appello all'Europa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per i migranti è la «retorica» dei «falsi buoni che in realtà sono cattivi». Lo ha detto il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a margine di una iniziativa elettorale nel grossetano. Oggi Mattarella ha detto che «è nostro dovere, dovere dell'Europa, dell'intera comunità internazionale, fare di più per impedire queste stragi».

«Non muovono un dito»
Per Salvini, quella del Capo dello Stato «è la stessa retorica di 18 mesi fa, solo che al posto di Mattarella c'era Napolitano: basta rileggere le sue parole dopo la strage di Lampedusa. Il problema è che questi falsi buoni che in realtà sono cattivi assistono alla morte di migliaia di persone senza muovere un dito perché in 18 mesi né l'Europa né l'Italia hanno fatto niente».

Saltamartini: basta buonismo
«Ci volevano le terribili morti di queste ultime ore per far aprire gli occhi ai benpensanti che, negli ultimi due anni, hanno permesso che l'Italia fosse abbandonata al suo destino di fronte ad un esodo impressionante. Oggi il ministro Gentiloni, in compagnia di alcuni capi di Stato europei e, nei giorni scorsi, il presidente della commissione Esteri al Senato Casini, hanno compreso la gravità del fenomeno e l'urgenza di porvi rimedio immediatamente evitando di perdere tempo, così come è accaduto mentre l'Italia guidava il semestre europeo». Lo dichiara, in una nota, Barbara Saltamartini deputata della Lega Nord-Noi con Salvini.

Lo diceva la Lega: aiuti nei loro paesi
«La Lega di Matteo Salvini, spesso tacciata di estremismo e sciacallaggio, sostiene da tempo quello che oggi molti di questi illustri signori - sottolinea - vanno affermando, ossia che occorre aiutare i migranti nei loro paesi di origine. Che è necessario distruggere i barconi della speranza, gestiti da veri e propri criminali e terroristi che si finanziano con il traffico di esseri umani; che occorre creare campi profughi umanitari in loco; che occorre il blocco navale. Meglio tardi che mai, ma ora non possiamo più perdere altro tempo: il governo Renzi agisca. Solo così possiamo fermare questa carneficina che dura da troppo tempo e alla quale assistiamo da anni nel totale menefreghismo dell'Europa, molto attenta e sollecita a quanto accade in Ucraina ma poco solerte ad affrontare il problema libico».