3 giugno 2023
Aggiornato 23:00
Il M5S contro la Troika

Di Battista: Usciamo dalla schiavitù dell'Euro, non sarà peggio di così

Alla Camera il Movimento 5 Stelle denuncia l'insostenibilità del sistema Euro e mette alla berlina la Troika. La soluzione, per il M5s, è una sola: uscire dall'Euro. Secondo Alessandro Di Battista, quanto prospettano possa avvenire con l'abbandono della moneta unica, dalla deflazione all'aumento della disoccupazione è già in atto.

ROMA - «Ci sono diversi modi per uscire dall'euro. Iniziamo a contrastare questo mantra». Il vicepresidente della Commissione Affari Esteri, Alessandro Di Battista, in occasione del convegno alla Camera 'L'Alba di una nuova Europa', denuncia, ancora una volta, l'insostenibilità del sistema Euro, indicando una strada possibile nella alleanza tra i Paesi dell'Europa meridionale.

FUORI DALL'EURO - L'attacco al sistema Euro, come sottolinea il deputato, arriva da una riflessione che oltrepassa un'ideologia ormai stantia, propria di un tempo in cui la politica aveva ancora la forza di dividersi in destra e sinistra. Oggi, quello che il Movimento si propone di fare, è superare la politica fatta di ladroni e bugie, per ritornare ad un concetto di politica reale, che si preoccupi dei cittadini e delle loro necessità. Fine impossibile da attuarsi se a tenere in mano le redini della situazione sono diversi attori, astratti eppure imprescindibili per ora, tutt'altro che interessati al bene comune. «È fondamentale capire la gioventù di questo Movimento. E quando noi insistiamo sulla post-ideologia, insistiamo su un concetto fondamentale che ci serve, soprattutto in Italia, a unire parti differenti della popolazione che forse litigando troppo tra loro poi si sono fatti 'raggirare' dal sistema. Perché quando si parla in Italia di socialismo, si parla di Craxi, Pillitteri ed altri ladroni».

RENZI PEDINA DELLA TROIKA - L'attacco, inevitabile, nei confronti di un premier ormai pedina degli squallidi interessi finanziari arriva presto. Partendo dall'analisi della situazione dell'America Latina, oppressa dalla Troika statunitense, Di Battista mette in evidenza i parallelismi tra i due mondi, il nostro e il loro, puntando l'attenzione sulla capacità di quei popoli di rialzarsi e di riprendersi la dignità di popoli sovrani. «Quando si parla di sinistra, qui in Italia, si parla di persone come Renzi, addirittura persone più pericolose di Berlusconi – afferma il grillino –. Gente come Renzi è davvero più pericolosa, perché mentre Berlusconi ha un padrone solo, se stesso, e la voglia di non finire in galera e salvare la sue aziende, il Partito democratico di oggi di padroni ne ha tanti: ha le lobby del petrolio e per questo gli alzano le loro marchette e passa lo Sblocca Italia, lo Sfascia Italia; c'è la grande distribuzione nord americana; c'è il Trattato di Libero Commercio, pericolosissimo per l'Europa, a cominciare dalla piccola impresa e dall'agricoltura. È lo stesso meccanismo con il quale gli Stati Uniti d'America, un'altra Troika composta da governo degli Stati Uniti d'America e Fondo Monetario Internazionale hanno fregato la povera gente in Centro e Sud America, con i trattati di libero commercio. Io ci sono stato due anni in Guatemala e lo vedevo: derrate di mais transgenico che arrivavano della Monsanto, contadini costretti ad abbassare il prezzo, perché altrimenti sarebbe stato fuori mercato, del loro prodotto autoctono, costretti a svendere le loto terre alle stesse multinazionali che, grazie al meccanismo perverso del libero commercio, senza nessun regolamento, imponevano la vendita di mais transgenico a bassissimo costo perché negli Stati Uniti d'America, ai contadini del Mid West il governo dà i sussidi. Tanto il loro debito pubblico può crescere, perché stampano moneta. Ed è tutta lì la questione».

M5S DALLA PARTE DI TUTTI - Di Battista, dopo la discussione di giovedì in una trasmissione Rai con il direttore di Libero, torna a parlare di reddito di cittadinanza. «Ecco, io odio in Italia i falsi liberali. Ieri mi dicevano che il reddito di cittadinanza è assistenzialismo. E me lo diceva Belpietro che ha preso non so quanti quattrini con il suo giornale Libero. Allora quello va bene, salvare Alitalia con i soldi dei contribuenti e consegnarli agli amici degli amici di Berlusconi – e oggi di Renzi – va bene, se invece si tratta di salvare la povera gente, nove milioni di poveri qui in Italia è assistenzialismo. 'Non ci sono le coperture'. Per gli F35 non si parla mai di coperture, mentre per salvare la gente che muore di fame oggi in Italia o per combattere la mafia, non ci sono le coperture. Ecco, io dico – e lo dico da 36enne – nella nostra ottica, mentre ci si scontra su alcune questioni, ci fregano. Ci frega la Troika e ci frega tutti. Ci fregano i corrotti, mentre, appunto, si discute sul fatto se una manovra sia più di destra o di sinistra. Oggi c'è qualcuno qui della sinistra del Parlamento, di Sel? Dove sono i dissidenti del Partito democratico, i Fassina, che prima lavoravano per il Fondo monetario internazionale e oggi dicono 'usciamo dall'Euro, siamo anti-Troika', dove sono? E la destra sociale? La Meloni, che dice di essere la destra sociale, dove sta? Qua non c'è nessuno: qui esiste un movimento libero che pensa solamente al bene dei cittadini italiani. Di tutti: dei piccoli imprenditori, strozzati dalle tasse. E è fallita la rivoluzione liberale di Berlusconi, perché i soldi li hanno intascati loro. E contemporaneamente per quella parte di cittadini che provengono da aree di sinistra che credevano in un riequilibrio sociale, oggi c'è questo Movimento che li incarna. Poi possiamo non piacere, per qualcuno di sinistra siamo squadristi di destra, perché crediamo sì nel carcere duro ai mafiosi e perché siamo contrari all'amnistia. Ormai la mafia si è infiltrata dappertutto, anche qua dentro. Voi oggi siete venuti alla Camera dei deputati pensando che questo sia il tempio delle Istituzioni, la casa della buona politica, magari avete incrociato qualcuno oggi qui che sa chi c'è stato dietro gli omicidi di Falcone e Borsellino. È per questo che noi siamo favorevolissimi alle pene durissime ai mafiosi. Poi c'è un'altra parte di destra che ci dà dei 'socialisti' perché vogliamo dare un reddito di dignità a persone che non hanno un reddito».

QUANTITATIVE EASING? TUTTO UN BLUFF – Svincolarsi dalla Troika è possibile, secondo Di Battista, e basta guardare all'esempio tangibile e vincente dell'Alba sudamericana. Il concetto è proprio questo: «Noi siamo qui per ascoltare le esperienze di questi Paesi, ma siamo coscienti che se le economie dei Paesi del sud dell'Europa si unissero, rappresenterebbero il terzo Pil a livello mondiale, dopo Cina e Stati Uniti d'America e creeremo assieme un potere contrattuale molto forte, contro una Troika simile, molto simile, a quella che ha distrutto, fino a una sollevazione popolare, i Paesi latinoamericani, composta in Europa da Commissione europea, Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea. Ci dicono che stanno immettendo soldi nel mercato con il Quantitative easing, ma non è vero, sono soldi che danno alle banche e le banche poi non li prestano ai cittadini, non arrivano all'economia reale. Le solite speculazioni finanziarie, mentre noi riteniamo che dare soldi a chi oggi non ha un reddito, permetta di mettere in circolo un'economia», continua il grillino.

FUORI DALL'EURO LA SITUAZIONE NON SARÀ PEGGIORE DI COSÌ- Di Battista sottolinea l'importanza di guardare l'altra faccia della medaglia della situazione che stiamo vivendo, quella in cui 'ci dicono' che uscire dall'Euro sia una follia per economia e società, quella in cui già sta accadendo quello che si preannuncia catastrofico per un futuro senza moneta unica. Il vicepresidente della Commissione Affari Esteri propone guarda poi alla vittoria di Alexis Tsipras, ai principi che hanno guidato quel risultato, agli obiettivi che il partito greco si è posto: obiettivi giusti, ma irrealizzabili in questo sistema. «Noi su questo insistiamo – continua Di Battista – . Uniamoci sulle battaglie comuni, e la battaglia comune è quella di ragionare su un'unione dell'Europa del sud, perché possiamo fare cartello assieme contro un potere centrale. Noi reputiamo che il programma di Syriza abbia degli ottimi punti, ma non li realizzeranno mai restando nell'Euro. Ci sono diversi modi per uscire dall'euro. Iniziamo a contrastare questo mantra. Tutto quello che ci dicono, 'se uscite dall'Euro si svaluteranno i salari, perderà potere d'acquisto la vostra moneta, ci sarà una deflazione, i mutui, la disoccupazione crescerà, perderà potere industriale e competitività industriale il Paese'. Tutto quello che sta succedendo con la moneta unica, se ci facciamo caso. La moneta a disposizione di un popolo, una banca nazionalizzata che emetta e stampi moneta, è un modo per dare a un popolo, quindi a un governo, un potere. Una politica fiscale, monetaria e bancaria: sono appunto degli strumenti per uscire dalla crisi. Giocarci, tutti lo fanno, lo hanno sempre fatto. Oggi non abbiamo questo potere ed è importante iniziare a rompere alcune mura di disinformazione». Il vicepresidente Di Battista conclude rifacendosi all'esperienza dell'Alba: «Loro hanno fatto cartello, hanno capito che da soli sarebbero stati schiacciati, lo fanno con colpi di Stato e omicidi, ma anche qui lo fanno rieleggendo due volte lo stesso presidente della Repubblica, lo fanno sventrando di notte la Costituzione, come i ladri, un partito solo, che non ha una maggioranza reale nel Paese ed è maggioranza alla Camera dei deputati esclusivamente per un premio incostituzionale che è quello del Porcellum. E hanno cambiato la Costituzione», conclude il vicepresidente.