27 agosto 2025
Aggiornato 19:30
Renzi sfida tutti

«Nessuno si illuda che mi tiri indietro»

Il premier risponde indirettamente alla “sfiducia “ emessa oggi dal Corriere della Sera e fissa i tempi per il provvedimento sul lavoro: “Lunedì prossimo si va avanti”.

NEW YORK- Il presidente del Consiglio non sembra turbato dalle due bordate che gli sono arrivate fra ieri e oggi.

DUE GIORNI DI TIRO AL PICCIONE - Ieri la minoranza Pd ha presentato gli emendamenti alla riforma del lavoro che hanno felici soprattutto i partiti all’opposizione del Governo, a partire da Sel. Oggi un editoriale del Corriere della Sera lo accusa in pratica di essersi montato la testa e lo avverte che se continua a voler fare tutto da solo avrà vita breve. Poi. Come ciliegina sulla torta Ferruccio De Bortoli prima insinua che voglia aprire le porte alla «troika», poi lo collega a non precisati disegni della massoneria.  

«IO NON MOLLO» - «Non è pensabile che ci si fermi o che mi tiri indietro», ha mandato a dire il premier da New York rivolto a chi a Roma in queste ore si sta esercitando al tiro al piccione. «La riforma del lavoro non è più rinviabile: lunedì presento la mia idea, ci sarà il dibattito, ma poi si decide e si va avanti tutti insieme». Ha detto il presidente del Consiglio a margine dell'assemblea generale dell'Onu.

LUNEDÌ SI VA AVANTI CON LA RIFORMA - Renzi ha spiegato che «c'è una discussione nel partito che rispetto e che può aiutare a uscire con posizioni più forti».
«Quello che è chiaro - ha aggiunto - è che non è pensabile che ci siano momenti in cui ci si ferma o ci si tira indietro. Non è pensabile. Ci sono alcune cose in Italia che vanno fatte: la riforma della Costituzione, la legge elettorale, una radicale riforma della Pa, la riforma della giustizia e quella del lavoro che è irrinviabile. Lunedì presenterò la mia idea, ci sarà il dibattito, si discuterà ma poi si decide e si va avanti tutti insieme».