D'Alema il veggente
«Mi pare che Grillo sia in grande crescita più nei giornali che nella realtà». Firmato: Massimo D’Alema dal Salone del Libro. «Forza Italia e Berlusconi al 17%? Mi sembra sempre tanto»
TORINO - «Per ora mi pare che sia in grande crescita più nelle redazioni dei giornali che nella realtà». Così Massimo D'Alema a margine di un suo intervento al salone del Libro di Torino ha commentato il possibile exploit di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni europee.
I GIOVANI - «Certamente il fatto che raccolga significativamente il voto dei giovani è un fatto preoccupante. Ma non è una novità, il declino di Berlusconi mette in campo una sorta di erede di Berlusconi. Purtroppo Berlusconi aveva anche lui la maggioranza del voto dei giovani», ha proseguito D'Alema, dicendosi convinto «che una parte dei giovani quando diventa un po' più adulta cambia voto».
«Piuttosto la particolarità italiana è che il nostro è uno dei pochi paesi europei dove c'è un grande partito di governo che viene dato in forte crescita».
BERLUSCONI AL 17%? MI SEMBRA TANTO - «A me sembra sempre tanto». Così Massimo D'Alema, commentando a Torino gli ultimi sondaggi che darebbero Forza Italia al 17% in vista delle prossime elezioni europee. Per D'Alema il fatto significativo è piuttosto la crescita nei sondaggi del Pd e «la presa che ha il premier Renzi sull'opinione pubblica».
«Va bene che gli italiani hanno la memoria corta, va bene che gli italiani hanno dimostrato di farsi male con una certa pervicacia, è la democrazia - ha commentato d'Alema - ma Berlusconi è pur sempre colui che ha firmato il fiscal compact».
«Io - ha proseguito D'Alema - non lo avrei fatto e anzi avrei cercato di trattare ancora».
Per D'Alema Forza Italia e Berlusconi sono stati «complici delle scelte più disastrose in austerity e quindi è chiaro che agli occhi degli italiani risulti più credibile Grillo perché allora, ma anche adesso, stava facendo degli spettacoli e quindi non ha colpa. É chiaro - ha concluso l'esponente del Pd - che oggi Berlusconi non è che possa fare il Gianburrasca mentre fa assistenza agli anziani».
PD SI STA APPANNANDO - Massimo D'Alema non scioglie le riserve sulla visione che il segretario Matteo Renzi ha del PD: «Rimango dubbioso sulla visione che Renzi ha del partito che con lui a Palazzo Chigi si sta appannando, si sta destrutturando».
«Andando in giro per l'Italia trovo gruppi di amici, ma il partito vero e proprio fatico a trovarlo», prosegue D'Alema, ironizzando: «Lo dico perche sennò poi i giornali scrivono: D'Alema è diventato tutto d'un colpo renziano».
«Detto ciò mi sento un uomo dello Stato, quindi il primo dovere è aiutare Renzi, il primo dovere di chi ha esperienza è aiutare chi ha il compito d governare il paese» in una fase così delicata.
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