Strage di Capodanno, l'Isis rivendica l'attacco: è caccia al killer
Nel locale dove l'attentatore ha aperto il fuoco c'erano circa 600 persone che stavano festeggiando il Capodanno. Nell'attacco sono morte 39 persone e il terrorista è riuscito a fuggire
ISTANBUL - Lo Stato Islamico ha rivendicato l'attentato di Capodanno a Istanbul, avvenuto all'interno di uno storico locale della città turca dove centinaia di persone, locali e turisti, stavano festeggiando l'arrivo dell'anno nuovo. Attorno all'una di notte un uomo armato ha fatto irruzione sparando all'impazzata, uccidendo 39 persone e ferendone oltre 60.
Panico e caos: nel locale 600 persone
I testimoni oculari, fra cui un gruppo di italiani, hanno raccontato di scene di panico e caos al momento degli spari, con la gente che cercava di fuggire o si buttava a terra nella speranza di non essere colpita. Nel comunicato con cui è stato rivendicato la strage, l'Isis ha precisato che l'attentatore ha usato granate e una pistola nell'assalto.
Il terrorista è riuscito a fuggire
Prima di aprire il fuoco il terrorista ha accusato la Turchia di servire i cristiani e ha definito l'attentato una risposta all'intervento militare turco in Siria contro lo Stato Islamico. L'attentatore è riuscito a fuggire dal luogo della strage ed è armato. Secondo gli investigatori il sospettato ha agito da solo ma non si esclude che avesse dei complici al di fuori del locale. Ora è caccia al killer.
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