24 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Schaeuble risponde a Trump

Così Schaeuble gioca a scaricabarile con Draghi: «Il surplus della Germania è colpa della Bce»

Il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble ha replicato alle accuse giunte dall'amministrazione Trump addossando la colpa del gigantesco surplus commerciale tedesco alle politiche monetarie della Bce intraprese da Mario Draghi

BERLINO – Il rally dell'economia tedesca non si ferma. Dopo il record del suo surplus commerciale, che ha perfino superato quello del Dragone, la Germania rende noto che anche gli ordini della manifattura industriale hanno fatto un gigantesco balzo in avanti. I dati relativi all'ultimo mese del 2016, infatti, sono stati corretti al rialzo e l'indice ha segnato un aumento del 5,2% superando di gran lunga le aspettative degli analisti. Ma secondo il ministro delle Finanze tedesco la colpa del divario tra l'economia tedesca e quella degli altri paesi membri dell'Ue è solo ed esclusivamente di Mario Draghi.

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Il ministro tedesco risponde alle accuse di Trump
Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, gioca a scaricabarile con il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. Dopo le accuse lanciate dall'amministrazione Trump contro l'euro e Berlino, la risposta del ministro tedesco non si fatta attendere. Il superconsulente al commercio del neo presidente Usa, Peter Navarro, direttore del National Trade Council, ha definito l'euro un «marco mascherato» e pesantemente sottovalutato, aggiungendo senza mezzi termini che Berlino avrebbe sfruttato il mercato comunitario ai danni degli altri paesi europei e degli Stati Uniti d'America. In risposta a queste pesanti accuse, Schaeuble non ha trovato di meglio da fare che tentare di scaricare la responsabilità della politica neomercantilista tedesca sulla Bce.

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Schaeuble: E' colpa di Draghie e della Bce
«Quando il presidente della Bce Mario Draghi si lanciò nella politica monetaria espansiva, gli feci presente che questo avrebbe fatto aumentare il surplus commerciale della Germania. All'epoca promisi di non criticare pubblicamente questa linea - ha affermato Schaeuble in una intervista pubblicata questo fine settimana sul Tagespiegel -. Ma non voglio essere criticato io per le conseguenze di questa politica».Non solo. Secondo il ministro delle Finanze di Angela Merkel, «a rigor di logica, per la posizione competitiva dell'economia tedesca il tasso di cambio dell'euro è troppo basso». Come a dire che la Germania è stata pure generosa con gli altri paesi comunitari ad accettare un tasso di cambio inferiore alle sue possibilità.

Perché la condotta della Germania è tutt'altro che virtuosa
Perché appunto, secondo Schaeuble, «la politica monetaria è troppo morbida». La reazione di Schaeuble alle pesanti accuse provenienti da oltreoceano, come in altre occasioni, mostrano toni più intransigenti rispetto a quelli adottati della cancelliera Angela Merkel, che tramite il suo portavoce dopo le dichiarazioni dell'amministrazione Trump si era limitata a ricordare che «la Germania è un Paese da sempre a favore di una Banca centrale europea che conduce una politica indipendente». Peraltro la tesi del ministro tedesco affronta in maniera semplicista una questione che è molto più articolata. La Germania è stata ripetutamente criticata dalla Commissione europea e dei suoi partner, tra cui l'Italia, per il mantenimento di politiche economiche non espansive, nonostante gli ampi margini di manovra a sua disposizione, che avrebbero potuto favorire un ridimensionamento del suo enorme avanzo di partite correnti a beneficio del resto dell'area euro.