24 aprile 2024
Aggiornato 16:30
dal teatro la fenice di venezia

Confcommercio, il messaggio di Sangalli a Renzi: «Meno tasse e meno sprechi per far ripartire il paese»

Il messaggio del presidente di Confcommercio al premier è stato forte e chiaro. Secondo Carlo Sangalli: "Il confronto tra istituzioni e parti sociali è indispensabile per il funzionamento della democrazia" e i corpi intermedi non sono la zavorra del paese. Meno tasse e meno sprechi pubblici sono l'unica strada per vincere la crisi

VENEZIA - Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha celebrato il settantesimo anniversario dell'associazione alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e in una location d'eccezione, il Teatro Fenice di Venezia. In questa occasione ha deciso di inviare un chiaro messaggio politico al premier, Matteo Renzi.

Il messaggio del presidente al premier
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, si rivolge all'Esecutivo dal palco del Teatro Fenice di Venezia durante la cerimonia per i settant'anni della sua associazione e alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L'invito al governo è chiaro e punta dritto al premier, Matteo Renzi. Da uno dei luoghi più simbolici del Belpaese - il teatro Fenice è letteralmente risorto dalle sue ceneri come l'uccello mitologico di cui porta il nome - Sangalli sottolinea con forza che il dialogo con le parti sociali è fondamentale perché «aiuta il Governo a comprendere le ragioni delle imprese, a prendere le decisioni migliori, dentro il presente, guardando al domani».

Il confronto tra istituzioni e parti sociali è indispensabile
«Il confronto tra istituzioni e parti sociali è un ingrediente indispensabile per il funzionamento della democrazia economica, e non solo economica», prosegue il presidente. Accresce la dignità della politica, restituisce speranza ai cittadini, offre ragionevoli certezze alle imprese, coinvolge le forze produttive, crea consapevolezza sugli obiettivi, fa emergere in modo trasparente le diversità di vedute, riduce i conflitti, crea condivisione e rafforza la coesione sociale.

I corpi intermedi non sono la zavorra del paese
Sangalli ha ammesso che il ruolo delle rappresentanze d'impresa nel tempo è cambiato e che «anche noi siamo cambiati», ma ha ribadito l'importanza del dialogo perché significa riconoscere che «i corpi intermedi, le parti sociali e quindi anche il mondo associativo, sono una realtà importantissima». Insomma, per il presidente i corpi intermedi, quelli che sono vivi, che funzionano, non sono la zavorra di questo paese ma anzi «senza di loro una società sana non potrebbe stare in piedi».Da queste considerazioni alle richieste puntuali all'Esecutivo il passo è stato breve.

Meno sprechi pubblici e meno tasse per ripartire
Secondo Sangalli, il governo dovrebbe destinare da subito alla riduzione delle aliquote Irpef tutte le risorse derivanti dall'abbattimento di sprechi e inefficienze nella spesa pubblica e dal recupero di evasione ed elusione fiscale. "Meno sprechi pubblici e meno tasse resta, infatti, l'unica strada per un paese più dinamico e più equo» ha sottolineato. L'aspettativa delle imprenditrici e degli imprenditori è che il 2016 segni finalmente l'avvio di una crescita robusta e duratura. Oggi si intravedono alcuni segnali di ripresa della nostra economia che vanno sostenuti da parte dell'esecutivo, soprattutto attraverso il taglio delle tasse sulle famiglie e le imprese. «E' questa la sfida che il Governo deve raccogliere e vincere", ha concluso Sangalli.