Bankitalia, l'utile netto 2015 sale a 2,8 miliardi. Allo Stato italiano vanno 3 miliardi con le tasse
Il bilancio di Bankitalia è più che raddoppiato. Sono state ridotte le operazioni di rifinanziamento delle banche di 36 miliardi e i depositi delle istituzioni creditizie sono aumentati di 40 miliardi. L'utile netto è di 2,8 miliardi, ma 3 miliardi di tasse sono stati sborsati per lo Stato italiano
ROMA - Cresce lo Stato patrimoniale della Banca di Italia. E' quanto emerge dalla relazione del governatore di Palazzo Koch, Ignazio Visco, nella sua relazione all' Assemblea ordinaria dei partecipanti al capitale della Banca d'Italia.
Il bilancio di Bankitalia è più che raddoppiato
Rispetto al 2008 il totale di bilancio della Banca di Italia è più che raddoppiato, attestandosi, alla fine del 2015, a 588 miliardi. L'espansione è destinata a proseguire in quanto legata anche alla politiche di allentamento quantitativo (Qe) della Bce, di cui una buona parte è in capo alle banche centrali nazionali dell'Eurozona. Il portafoglio dei titoli detenuti per finalità di politica monetaria ha registrato, nel 2015, un incremento di 87 miliardi (da 35 a 122 miliardi).
Ridotte le operazioni di rifinanziamento delle banche
I titoli di Stato italiani assorbiti dalla Banca sul mercato secondario nell'ambito del programma ampliato di acquisto di attività hanno raggiunto l'importo di circa 70 miliardi. Ridotte di 36 miliardi le operazioni di rifinanziamento delle banche, principalmente per il completo rimborso delle assegnazioni triennali, solo in parte compensato dalle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine.
I depositi delle istituzioni creditizie sono aumentati
Dal lato del passivo si è registrato un incremento di 40 miliardi (circa il 20 per cento) del saldo debitorio della Banca d'Italia sul sistema dei pagamenti Target 2, quale riflesso della considerevole creazione di liquidità conseguente alla progressiva realizzazione del programma ampliato di acquisto di titoli. I depositi delle istituzioni creditizie sono aumentati di 9 miliardi, nonostante le condizioni di remunerazione poco favorevoli.
L'utile netto è di 2,8 miliardi
Il conto economico 2015 della Banca di Itala si chiude quindi con un utile netto di 2,8 miliardi, in linea con quello dell'esercizio precedente (pari a 3,0 miliardi). Analogamente, il risultato lordo prima dell'accantonamento al fondo rischi generali e delle imposte è rimasto pressoché invariato (circa 6 miliardi). Nel dettaglio la ripartizione dell'utile proposta ai partecipanti (soci) al capitale di Bankitalia prevede 300 milioni alla riserva ordinaria.
3 miliardi di tasse allo Stato italiano
Ai partecipanti assegnati dividendi di importo complessivo analogo a quello per il 2014 (340 milioni, corrispondenti al 4,5% del capitale). Infine, l'ammontare che verrebbe assegnato allo Stato è pertanto pari a 2.157 milioni (1.909 milioni, nel 2014), in aggiunta a imposte di competenza per 1.012 milioni (1.159 milioni, nel 2014), che portano - come sottolinea il Sole 24 ore - il totale dell'assegno staccato alle casse pubbliche da Bankitalia a circa 3,16 miliardi.
153 milioni in meno di costi operativi
Da sottolineare che i costi operativi e le altre spese della Banca di Italia hanno registrato una flessione di 153 milioni rispetto al 2014. Dal 2008 l'aggregato dei costi si è ridotto di oltre il 12 per cento. Per quanto riguarda il piano di riassetto territoriale avviato nel 2015, completato alla metà dello scorso mese di gennaio, vale la pena ricordare che la rete territoriale è ora costituita da 39 Filiali, rispetto alle 58 dello scorso anno e alle 97 operanti all'inizio del 2008.
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