«Articolo 18, ora confronto senza pregiudizi»
Così il vicesegretario del PD Lorenzo Guerini, intervistato dal Corriere della Sera, chiude sulla possibilità che le eventuali modifiche all'articolo 18 entrino, già a fine mese, nello Sblocca Italia, come già escluso ieri dal premier Matteo Renzi: «Ma la sede giusta è il Jobs act». Dura la Camusso: «Basta con le vecchie fallimentari ricette della destra».
ROMA - «Temi così delicati e significativi non possono essere buttati dentro la discussione infilando un emendamento in un decreto in corso di conversione. L'articolo 18 c'entra poco con la materia in oggetto e si rischia di accendere una polemica dove ciascuno di noi pianta bandierine, ma non si fanno passi in avanti»: così il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, intervistato dal Corriere della Sera, chiude sulla possibilità che le eventuali modifiche all'articolo 18 entrino, già a fine mese, nello Sblocca Italia, come già escluso ieri dal premier Matteo Renzi. «Noi non vogliamo concentrarci sui simboli, perché stiamo lavorando a una riforma complessiva molto ambiziosa. Il Jobs act ha avuto un primo passaggio con la delega al lavoro. A settembre al Senato riprenderà la discussione su quel provvedimento, che ha in sé una grande portata riformatrice». A settembre, insomma, la questione si porrà, «con coraggio e senza pregiudizi».
NCD SIA RESPONSABILE - Guerini esclude una rottura con il Nuovo centro-destra, che ha caldeggiato la possibilità di eliminare l'articolo 18 già nello «sblocca Italia»: «Auspico che la comprensibile esigenza di visibilità non faccia venire meno il senso di responsabilità. Anzi, sono convinto che non succederà».
Sulle tutela dei lavoratori «ci confronteremo a settembre», conferma Guerini, «quando si discuterà della delega al lavoro secondo il calendario stabilito in sede parlamentare. I temi sono gli ammortizzatori sociali, le politiche attive e uno strumento contrattuale che favorisca l'inserimento al lavoro a tempo indeterminato. Mi riferisco all'articolo 4 della legge delega, dove si parla di inserimento con tutele crescenti».
IL NO DELLA CAMUSSO - Susanna Camusso boccia l'ipotesi di abolire l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, rilanciata dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano. «Bisogna creare lavoro - scrive Camusso su twitter - non discriminazione! Basta con le vecchie e fallimentari ricette della destra. Cambia verso».