Vettel e Hamilton: oggi rivali, domani compagni di squadra?
La suggestione viene lanciata in conferenza stampa alla vigilia del GP di Monaco. Seb: «Non mi dispiacerebbe». Lewis: «Potrebbe succedere... ma a Le Mans»
La suggestione viene lanciata in conferenza stampa alla vigilia del GP di Monaco. Seb: «Non mi dispiacerebbe». Lewis: «Potrebbe succedere... ma a Le Mans»
La sua reazione contro Hamilton nell'ultima edizione della gara di Baku gli costò un bel pezzo di Mondiale. Stavolta Seb promette di mantenere la calma
Tra i rivali annunciati per il Mondiale volano scintille anche fuori pista. Lewis: «Volevo tirarti via il sorriso dalla faccia». Seb: «Ride bene chi ride ultimo»
Il fresco quattro volte campione del mondo parla dei suoi più famosi rivali, ma anche dei compagni di squadra: «Da Fernando ho imparato, da Nico no. E Seb? Gli ho detto di rispettarmi»
Due errori del pilota della Ferrari (la ruotata di Baku e la partenza di Singapore) hanno regalato al rivale della Mercedes 28 punti di vantaggio in classifica generale. E sono proprio i suoi sbagli indotti sotto pressione, secondo Lewis, a rendere Sebastian più vulnerabile: «Possono fare la differenza»
Dopo la presunta partenza anticipata di Valtteri Bottas, anche l'ostruzione di Lewis Hamilton a Romain Grosjean in qualifica a Silverstone non viene punita dai commissari. La Federazione sta forse risarcendo le Frecce d'argento per non aver applicato la linea dura dopo la ruotata di Baku?
Un quotidiano inglese svela il retroscena: Lewis non avrebbe gradito la presenza del suo team principal alla festa per il trentesimo compleanno del rivale Seb (dove i due avrebbero parlato anche di un suo possibile passaggio alla Mercedes). Per questo ha disertato lo show di Londra?
Lewis sostiene che il suo rivale se la sia cavata a buon mercato e attacca il presidene della Fia, Jean Todt. Seb si difende ricordando che lo stop&go gli è costato la vittoria a Baku e ribadisce le sue scuse. Entrambi, però, ora vogliono solo voltare pagina e pensare al weekend di gara
Alcuni sostengono che se la sia cavata troppo a buon mercato, solo pronunciando qualche parola di scusa. Altri ricordano che la sua penalità l'ha già pagata, e se è arrivato davanti a Hamilton è stato per i problemi tecnici dell'inglese. Troppa confusione: è tempo di guardare avanti
Per garantirsi l'assoluzione nel colloquio con il presidente della Federazione Jean Todt, il ferrarista ha dovuto scrivere un messaggio in cui si assume ende la responsabilità della ruotata, pubblicato anche sul suo sito personale. E così la sua versione si è ribaltata rispetto a quanto aveva dichiarato a caldo
Proprio nel giorno in cui compie 30 anni, Seb esce indenne dall'incontro con il presidente della Federazione a Parigi, dove è finito alla sbarra per il fallo di reazione di Baku. Gli è bastato assumersi la colpa e promettere di non ripeterlo più per farla franca e restare in corsa per il Mondiale
Proprio nel giorno in cui compie trent'anni, Seb incontra il presidente della Federazione Jean Todt, che potrebbe stangarlo per la ruotata ad Hamilton. Il ferrarista rischia la sospensione per una gara, potenzialmente fatale per il campionato. E, forse, addirittura per la sua permanenza a Maranello...
È stato l'intervento diretto del presidente della Federazione Jean Todt, che ha messo il suo impegno per la sicurezza davanti al suo amore per la Ferrari, a riaprire l'inchiesta e la polemica. Ma i commissari di gara e i suoi colleghi piloti sostengono che il campione tedesco sia stato già punito a sufficienza
La Fia ha convocato per il prossimo lunedì 3 luglio (ironia della sorte, proprio il giorno del trentesimo compleanno di Seb) un'udienza per stabilire se la penalità inflitta dai commissari al pilota della Ferrari per la sua sportellata ad Hamilton durante il GP dell'Azerbaigian sia stata sufficiente
Basta con il falso buonismo che ha caratterizzato finora la rivalità tra il ferrarista e Lewis Hamilton. La nostra passione per lo sport, e per la F1 in particolare, è sempre stata accesa dagli epici scontri tra Senna e Prost o Schumacher e Villeneuve. E questa stagione ce ne sta regalando un altro
Il pilota della Ferrari non si può permettere altri falli di reazione come quello di domenica a Baku: nel prossimo GP in Austria, infatti, sarà sotto la lente d'ingrandimento dei commissari. Sulla sua patente sportiva gli restano solo altri tre punti: se perdesse anche quelli, dovrebbe saltare una gara
Nella guerra verbale scatenatasi dopo la ruotata di Seb a Lewis Hamilton si schierano anche le rispettive squadre. E clamorosamente il team principal delle Frecce d'argento, Toto Wolff, non prende le parti del suo pilota: «Il ferrarista ha commesso un errore di valutazione, non si è scontrato di proposito»
Sebastian gli tende la mano: «Lo chiamerò, anche se per me non c'è molto da chiarire». Lewis continua a piagnucolare: «Non ha il mio numero, e comunque lo distruggerò in pista». La ruotata durante il Gran Premio dell'Azerbaigian azzera i rapporti tra i duellanti per il Mondiale di Formula 1
Il fondatore dell'omonimo team critica aspramente la gestione dei commissari nel caso chiave del Gran Premio dell'Azerbaigian: giusta ma tardiva la penalizzazione a Sebastian, eppure anche Lewis era colpevole di non aver rispettato le regole dietro la safety car, e l'ha fatta franca
Il team principal della Ferrari critica aspramente la gestione della gara, dal contatto alla partenza tra Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen fino al tamponamento di Sebastian Vettel a Lewis Hamilton, che ha dato la stura alla successiva ruotata costata una penalizzazione al campione tedesco
Fino ad ora avevano fatto finta di rispettarsi: ma, nel GP di Baku, tra i rivali del Mondiale di F1 è scoppiata la guerra. Lewis provoca un tamponamento dietro la safety car, Seb lo affianca e lo sperona, poi viene penalizzato. E anche fuori pista volano parole grosse